Scuola spostata online
Lo shock generato dalla pandemia di coronavirus in tutto il mondo, che ha determinato effetti a catena in tutti i settori, si avverte anche nel sistema dinsegnamento. In Romania, il distanziamento sociale imposto dalle autorità per prevenire il diffondersi del virus ha determinato anche la chiusura temporanea delle istituzioni dinsegnamento. Sono passate tre settimane da quando gli alunni e gli studenti stanno a casa e, per il momento, non si sa quando saranno riprese le lezioni, poiché tutto dipende dallevolversi della pandemia.
Leyla Cheamil, 02.04.2020, 11:00
Lo shock generato dalla pandemia di coronavirus in tutto il mondo, che ha determinato effetti a catena in tutti i settori, si avverte anche nel sistema dinsegnamento. In Romania, il distanziamento sociale imposto dalle autorità per prevenire il diffondersi del virus ha determinato anche la chiusura temporanea delle istituzioni dinsegnamento. Sono passate tre settimane da quando gli alunni e gli studenti stanno a casa e, per il momento, non si sa quando saranno riprese le lezioni, poiché tutto dipende dallevolversi della pandemia.
Le scuole resteranno chiuse fino a quando non ci sarà più alcun pericolo per la salute dei ragazzi, aveva detto, a metà marzo, la ministra dellIstruzione e della Ricerca, Monica Anisie, senza precisare una data fino alla quale le lezioni rimarranno sospese. La ministra ha assicurato che gli specialisti del ministero stanno elaborando scenari per controbilanciare gli effetti di questa crisi. Nel frattempo, le lezioni si svolgono online ma questo metodo ha portato alla luce una serie di vulnerabilità: da una parte, non tutti gli alunni hanno un computer, un portatile, unIPad e internet, daltra parte, non tutti gli insegnanti hanno messo in pratica questa forma di insegnamento.
La ministra dellIstruzione, Monica Anisie, ha inviato ai docenti dellinsegnamento pre-universitario una lettera aperta in cui esprime la fiducia nella loro capacità di creare contesti educativi tramite ogni mezzo di comunicazione e di motivare gli alunni a restare connessi al sistema dinsegnamento. “Questo vuol dire mantenere un equilibrio in tutto quello che significa questo processo: adattare la quantità delle risorse che trasmettiamo agli alunni, le attività individuali che sollecitiamo da parte loro, mentre la partecipazione ai corsi online deve essere un momento atteso dagli alunni, non una pressione in più, ha precisato Monica Anisie.
Daltronde, la ministra dellIstruzione ha individuato strumenti e risorse digitali, che si possono adoperare nello studio a casa, assistito dalla tecnologia, e che sono stati centralizzati su una piattaforma online. “Raccomando a tutti i docenti di scegliere gli strumenti e le risorse più adatte o a crearsi le proprie risorse. Siamo consapevoli che ci sono alunni e insegnanti che non hanno la tecnologia necessaria per continuare lo studio, ha aggiunto la ministra dellIstruzione, sottolineando che la sospensione delle lezioni rappresenta un periodo in cui si può valorizzare lattività svolta in classe, tramite la sedimentazione delle conoscenze e ripassando la materia insegnata, senza che siano impartite nuove lezioni e senza una valutazione delle conoscenze apprese.
In più, durante la sospensione delle lezioni a causa della pandemia di coronavirus, il Ministero dellIstruzione realizza, in partenariato con lemittente televisiva pubblica, corsi in tv, per garantire la continuità del processo di insegnamento. Sono trasmessi soprattutto programmi per gli alunni dellottava e della dodicesima classe che dovranno far fronte agli esami nazionali.