Scudo antimissile: decisioni strategiche americane
Gli Stati Uniti hanno deciso di apportare delle modifiche al sistema di difesa antimissile della NATO in Europa, rinunciando all’introduzione di un nuovo tipo di intercettori.
România Internațional, 18.03.2013, 16:35
Gli Stati Uniti hanno deciso di apportare delle modifiche al sistema di difesa antimissile della NATO in Europa, rinunciando all’introduzione di un nuovo tipo di intercettori.
I fondi risparmiati saranno riorientati al finanziamento delle capacità balistiche intercontinentali sul territorio americano, come risposta alla minaccia nord-coreana.
Gli Stati Uniti hanno preso questa decisione nello stesso in cui la Corea del Nord ha effettuato test su due missili a corta gittata, in replica alle esercitazioni militari congiunte tra la Corea del Sud e gli Usa.
Un comunicato diramato dall’Ambasciata americana a Bucarest assicura che sarà portato avanti il progetto di Deveselu (sud della Romania), dove saranno collocati elementi dello scudo antimissile, e la base diventerà operativa nel 2015, nella seconda tappa.
I diplomatici americani ricordano che i lavori alla base in Romania sarannno avviati quest’anno. Anche le autorità di Bucarest assicurano che il progetto dello scudo antimissile in Romania sarà reso operativo senza ritardi.
In un comunicato congiunto, i Ministeri degli Esteri e della Difesa di Bucarest spiegano che il collocamento di elementi dello scudo in Romania non sarà leso dall’annuncio di Washington.
Il progetto rientra nel sistema di difesa antimissile sostenuto dalla NATO, al quale gli alleati contribuiscono accogliendo degli elementi sul territorio nazionale. Il contributo della Romania consiste nel collocamento di intercettori terrestri e di un sistema radar destinato al loro direzionamento.
La partecipazione della Romania al sistema antimissile ha provocato reazioni dure a Mosca, preoccupata che missili americani saranno collocati vicino ai suoi confini.
Il viceministro degli Esteri russo Serghei Riabkov, ha dichiarato che, tramite la ristrutturazione del sistema antimissile, alla Russia non è stata fatta nessuna concessione, e che non c’è nessun legame tra le dichiarazioni del Pentagono sulla ristrutturazione dello scudo e le precedenti obiezioni di Mosca.