Schengen: via libera a rapporto MCV su giustizia romena
Sebbene nelle più importanti cancellerie occidentali e a livello dell’Ue tenga banco la crisi in Ucraina, le questioni europee correnti non possono essere trascurate. Ieri, il Consiglio Affari Generali si è riunito a Bruxelles, occasione in cui è stato dato il via libera al rapporto stilato nell’ambito del Meccanismo di Cooperazione e Verifica istituito nei confronti della Romania, reso pubblico a gennaio dalla Commissione Europea. Se continuerà a registrare progressi — ha sottolineato il Consiglio, Bucarest può raggiungere gli obiettivi prefissi in questo Meccanismo, istituito subito dopo l’adesione del Paese all’Ue, nel 2007, a causa dei problemi che persistevano nella riforma del sistema giudiziario e nello sradicamento della corruzione.
Roxana Vasile, 19.03.2014, 12:46
Sebbene nelle più importanti cancellerie occidentali e a livello dell’Ue tenga banco la crisi in Ucraina, le questioni europee correnti non possono essere trascurate. Ieri, il Consiglio Affari Generali si è riunito a Bruxelles, occasione in cui è stato dato il via libera al rapporto stilato nell’ambito del Meccanismo di Cooperazione e Verifica istituito nei confronti della Romania, reso pubblico a gennaio dalla Commissione Europea. Se continuerà a registrare progressi — ha sottolineato il Consiglio, Bucarest può raggiungere gli obiettivi prefissi in questo Meccanismo, istituito subito dopo l’adesione del Paese all’Ue, nel 2007, a causa dei problemi che persistevano nella riforma del sistema giudiziario e nello sradicamento della corruzione.
Valutazione dello stato di salute della giustizia romena, il rapporto di gennaio rileva, tra l’altro, che la Romania ha compiuto progressi in numerosi settori, il bilancio delle istituzioni-chiave in campo giudiziario e in materia di integrità restando positivo. Esistono però anche delle raccomandazioni, con accento sull’indipendenza e riforma della giustizia, sull’integrità e il contrasto della corruzione. Il rapporto stilato nell’ambito del Meccanismo di Cooperazione e Verifica quest’anno era tanto più atteso quanto diversi Paesi Ue continuano a condizionare il loro si’ all’adesione della Romania all’Area Schengen dalle sue conclusioni. Un simile condizionamento — afferma Bucarest — è artificiale, in quanto non ci dovrebbe essere un collegamento tra i rapporti stilati sulla giustizia romena e l’adesione della Romania a Schengen.
Presente, lunedi’, a Bucarest, il commissario europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, Dacian Ciolos, ha detto le cose chiaro e tondo: le aspettative di Bucarest di aderire a Schengen sono legittime, in quanto si è assunta interamente le regole e i principi stabiliti per l’adesione allo spazio di libera circolazione europeo. La Romania è pronta dal punto di vista tecnico ad aderire, riunendo tutti i requisiti imposti inizialmente. Il Meccanismo di Cooperazione e Verifica è stato accettato dal Governo romeno nel momento in cui è stato firmato il Trattato di adesione, avendo come obiettivo il miglioramento del funzionamento della giustizia. È, quindi, ingiusto che un simile meccanismo sia adoperato da alcuni stati membri per cambiare le regole del gioco, specialmente per l’adesione a Schengen, ha sottolineato il commissario Ciolos. Siccome l’adesione è possibile solo con l’accordo di tutti gli stati membri riuniti nel Consiglio, quindi, spetta loro decidere, l’impasse attuale non può essere superato che attraverso discussioni a livello politico. In visita di lavoro in Grecia, che ricopre la presidenza di turno dell’Unione Europea, il premier romeno Victor Ponta ha espresso il desiderio che quest’ultima tappa d’integrazione europea della Romania riceva il via libera al più presto. Dal canto suo, il presidente romeno Traian Basescu affermava, qualche mese fa, che la Romania si prefigge di aderire a Schengen nel 2014.