Schengen terrestre torna in discussione
Autorità europee sostengono la piena adesione di Romania e Bulgaria a Schengen quest’anno.
Daniela Budu, 08.10.2024, 11:45
La commissaria europea per gli Affari interni, Ylva Johansson, sostiene l’ingresso di Romania e Bulgaria nell’Area Schengen con le frontiere terrestri entro la fine dell’anno e ha annunciato che sarà questo il messaggio che trasmetterà al Consiglio Giustizia Affari Interni che si svolgerà giovedì a Lussemburgo.
“Sono orgogliosa che in questo mandato la Croazia, la Bulgaria e la Romania sono state accolte in Schengen. Ho lottato moltissimo per questo. L’impatto sulle persone è enorme. Niente passaporto, niente code, è di questo che si tratta in Europa. Schengen fa parte della nostra identità, parte di ciò che siamo. La Bulgaria e la Romania hanno fatto di più, hanno adottato tutte le misure necessarie e il mio messaggio ai ministri giovedì al Consiglio Giustizia e Affari Interni, sarà di compiere l’ultimo passo. Eliminate i controlli alle frontiere entro la fine di quest’anno! La Romania e la Bulgaria se lo meritano ed è il momento giusto”, ha dichiarato Ylva Johansson nel corso di un dibattito al Parlamento Europeo sulla reintroduzione dei controlli alle frontiere da parte di alcuni stati Schengen e sugli effetti di questa decisione sull’area di libera circolazione.
Ylva Johansson ha dichiarato di essere orgogliosa di vivere nello spazio Schengen. “È la zona di circolazione più grande del mondo. 450 milioni di persone di 29 paesi possono circolare liberamente in Europa. Quasi il 30% della popolazione europea vive in una zona di frontiera. 50 milioni di persone vivono direttamente in prossimità di una frontiera interna. Grazie per aver messo all’ordine del giorno un dibattito così importante”, ha detto la commissaria agli eurodeputati.
Per quanto riguarda l’ingresso della Romania nello spazio di libera circolazione con le frontiere terrestri, la presidenza ungherese del Consiglio dell’Unione Europea ha annunciato recentemente in un comunicato che presenterà, alla riunione del Consiglio Giustizia Affari Interni, la situazione della piena applicazione dell’acquis Schengen in Romania e Bulgaria. Alla fine dello scorso anno, il Consiglio ha deciso l’eliminazione dei controlli alle frontiere aeree e marittime con Romania e Bulgaria, ma per stabilire la data della loro abolizione anche ai confini terrestri interni con i due stati, è necessaria un’altra decisione del Consiglio.
A Bucarest, il primo ministro Marcel Ciolacu ha dichiarato che esiste una comunicazione diretta con le autorità dell’Austria, che è stata contraria all’ingresso della Romania, aggiungendo che nel successivo periodo ci saranno buone notizie per il paese nel dossier Schengen. Nel frattempo, più autorità europee hanno rinnovato il loro messaggio di sostegno. “L’Europa ha bisogno della Romania. E la Romania gode del nostro sostegno, ad esempio per quanto riguarda la questione del dossier Schengen e il suo legittimo interesse per l’abolizione dei controlli anche alle frontiere terrestri il più rapidamente possibile”, ha dichiarato recentemente l’ambasciatore tedesco a Bucarest, Peer Gebauer.