Schengen: Romania, nuovi sforzi per l’ammissione
Sebbene la Romania riunisca i requisiti tecnici per entrare nellarea di libera circolazione Schengen, la scorsa settimana, al Consiglio Giustizia e Affari Interni di Bruxelles, non ha ricevuto il via libera dallAustria per ladesione. Il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, ha motivato questa posizione portando in discussione i migranti clandestini arrivati nel suo Paese, di cui afferma che molti sarebbero arrivati attraverso la Romania e la Bulgaria. Nella sua prima apparizione pubblica dopo il veto posto alladesione della Romania, il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha dichiarato che questo voto negativo è uno immeritato e incomprensibile. Iohannis ha ricordato che, il 16 novembre, tutti i ministri dellInterno europei hanno dichiarato che Romania e Bulgaria sono benvenute nellarea Schengen, tuttavia, due giorni dopo, quello austriaco ha dichiarato che Vienna non può accettare una sua estensione. Klaus Iohannis ha affermato che si deve proseguire su tutte le vie diplomatiche per raggiungere lobiettivo delladesione allarea di libera circolazione, precisando che si implicherà personalmente.
Leyla Cheamil, 13.12.2022, 14:16
Sebbene la Romania riunisca i requisiti tecnici per entrare nellarea di libera circolazione Schengen, la scorsa settimana, al Consiglio Giustizia e Affari Interni di Bruxelles, non ha ricevuto il via libera dallAustria per ladesione. Il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, ha motivato questa posizione portando in discussione i migranti clandestini arrivati nel suo Paese, di cui afferma che molti sarebbero arrivati attraverso la Romania e la Bulgaria. Nella sua prima apparizione pubblica dopo il veto posto alladesione della Romania, il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha dichiarato che questo voto negativo è uno immeritato e incomprensibile. Iohannis ha ricordato che, il 16 novembre, tutti i ministri dellInterno europei hanno dichiarato che Romania e Bulgaria sono benvenute nellarea Schengen, tuttavia, due giorni dopo, quello austriaco ha dichiarato che Vienna non può accettare una sua estensione. Klaus Iohannis ha affermato che si deve proseguire su tutte le vie diplomatiche per raggiungere lobiettivo delladesione allarea di libera circolazione, precisando che si implicherà personalmente.
“Questo voto, anche se mi ha sconvolto e deluso, non mi fa indietreggiare. E, personalmente, rimarrò molto connesso al fenomeno e sono determinato a portare tutto avanti, fino a quando la Romania non diventerà membro dellarea Schengen. Mercoledì e giovedì, probabilmente anche venerdì, avremo una riunione del Consiglio europeo e, con certezza, solleverò la questione in seno al Consiglio Europeo. Ma ci sarà una nuova votazione solo quando si riunirà di nuovo il Consiglio Giustizia e Affari Interni”.
Il ministro dellInterno, Lucian Bode, ha inviato una lettera aperta al suo omologo austriaco, Gerhard Karner, in cui esprime la sua profonda indignazione per il voto negativo della scorsa settimana. Il ministro Bode è del parere che lesponente austriaco abbia fatto un gioco politico poco dignitoso, dopo che in precedenza, a Vienna, gli aveva assicurato di essere amico della Romania. Lucian Bode è del parere che il problema migratorio invocato dallAustria non possa essere imputato alla Romania, cosa compresa da tutti gli altri stati membri. E il leader del PSD (partner di governo), Marcel Ciolacu, ha criticato, ancora una volta, la decisione dellAustria di votare contro lammissione della Romania a Schengen, ma ritiene che vada fatta una distinzione tra i cittadini e i leader politici di questo Paese.
“Continueremo a negoziare con lAustria. Alla fine, lapproccio dovrà essere diplomatico”, ha sottolineato Marcel Ciolacu. Dal canto suo, lUnione Nazionale romena degli Autotrasportatori ha inviato al Governo di Bucarest una richiesta per labrogazione dei controlli al confine con la Bulgaria. I trasportatori sottolineano che Romania e Bulgaria hanno aderito insieme al blocco Ue e hanno sempre fatto squadra per lingresso in Schengen. Per questo chiedono allEsecutivo di Bucarest che, insieme a quello di Sofia, risolvano, urgentemente e pragmaticamente, la semplificazione e persino leliminazione dei controlli alle frontiere tra i due Paesi. I camionisti attendono, per ore, ogni giorno per le formalità doganali ai valichi di frontiera tra i due Paesi.