Schengen: la Finlandia conferma, Bucarest riunisce requisiti tecnici
La Romania ha ricevuto nuovamente la conferma che riunisce integralmente i requisiti tecnici per l’adesione all’Area Schengen. Questa volta la conferma è arrivata dalla Finlandia, attraverso il suo premier Jyrki Katainen, dopo l’incontro, a Helsinki, con il collega romeno Victor Ponta. Tuttavia, ha precisato il premier finlandese, prima di presentare la sua posizione ufficiale, le autorità di Helsinki vogliono analizzare, come pure altre cancellerie occidentali, le conclusioni del rapporto della Commissione Europea sui progressi compiuti dalla Romania nel campo della giustizia. Dal canto suo, il premier romeno Victor Ponta ha sottolineato che Bucarest si aspetta, presto, ad una risposta positiva sul suo ingresso nello spazio di libera circolazione europeo, che potrebbe arrivare dalla Riunione dei ministri dell’Interno e degli Esteri Ue, del prossimo dicembre.
România Internațional, 24.09.2013, 14:36
La Romania ha ricevuto nuovamente la conferma che riunisce integralmente i requisiti tecnici per l’adesione all’Area Schengen. Questa volta la conferma è arrivata dalla Finlandia, attraverso il suo premier Jyrki Katainen, dopo l’incontro, a Helsinki, con il collega romeno Victor Ponta. Tuttavia, ha precisato il premier finlandese, prima di presentare la sua posizione ufficiale, le autorità di Helsinki vogliono analizzare, come pure altre cancellerie occidentali, le conclusioni del rapporto della Commissione Europea sui progressi compiuti dalla Romania nel campo della giustizia. Dal canto suo, il premier romeno Victor Ponta ha sottolineato che Bucarest si aspetta, presto, ad una risposta positiva sul suo ingresso nello spazio di libera circolazione europeo, che potrebbe arrivare dalla Riunione dei ministri dell’Interno e degli Esteri Ue, del prossimo dicembre.
Ponta ha affermato che l’adesione della Romania e della confinante Bulgaria a Schengen avverrà, prorabilmente, a due tappe, inizialmente con i confini aerei. Inolre, il capo dell’Esecutivo romeno ha ribadito che le posizioni espresse sul tema dell’adesione della Romania hanno anche una motivazione politica, a seconda degli sviluppi interni in paesi terzi comunitari. Idea, del resto, emersa anche dalla recente reazione della diplomazia romena ai riserbi espressi dal ministro francese degli Esteri, Manuel Valls, nei confronti dell’adesione di Bucarest all’Area Schengen, dal 1 gennaio del 2014. Gli intensi sforzi delle autorità romene in vista dell’adesione del Paese a Schengen — ritenuta una priorità assoluta sull’agenda di politica estera — non sono casuali.
L’opposizione di certi Paesi Ue all’adesione della Romania negli ultimi due anni e mezzo ha provocato delusione a Bucarest, nel contesto in cui, dal punto di vista dei requisiti tecnici, al nostro Paese non si può rimproverare niente. Il fatto che alcuni vecchi stati membri dell’Ue abbiano collegato — in modo artificiale, stando a Bucrest — l’adesione del nostro Paese a Schengen al Meccanismo di Cooperazione e Verifica nel campo della Giustizia, è, senza dubbio, uno svantaggio per la Romania, le cui riforme nella giustizia sono lungi dall’essere convincenti. D’altra parte, ritengono alcuni analisti politici romeni, tutti i governi succedutisi ultimamente a Bucarest sono stati impegnati una specie di “caccia a Schengen” — un trofeo di cui ci si potrebbe avvalere nei giochi politici interni. Se l’adesione avvenisse, credono gli analisti, le riforme fallite degli ultimi anni, soprattutto quelle economiche, potrebbere essere digerite più facilmente dalla popolazione, anche se a breve termine.