Schengen: dibattito nell’Europarlamento su ammissione Romania e Bulgaria
Romania e Bulgaria sono pronte per aderire allArea di libera circolazione, lUe ha lobbligo legale di assicurare la loro ammissione, e i due Paesi si aspettano legittimamente di aderirvi. Lo ha dichiarato, martedì, la commissaria europea per gli Affari Interni, Ylva Johansson, nella sessione plenaria del Parlamento Europeo, a Strasburgo, dove si è svolto un dibattito su questo tema. La Commissione Europea è del parere che le autorità di Bucarest e Sofia abbiano riunito tutti i criteri di adesione e attendano questo momento da oltre un decennio. Ylva Johansson ha sottolineato che i due stati stanno svolgendo un compito enorme, avendo accolto più di centomila profughi ucraini.
Mihai Pelin, 14.12.2022, 13:29
Romania e Bulgaria sono pronte per aderire allArea di libera circolazione, lUe ha lobbligo legale di assicurare la loro ammissione, e i due Paesi si aspettano legittimamente di aderirvi. Lo ha dichiarato, martedì, la commissaria europea per gli Affari Interni, Ylva Johansson, nella sessione plenaria del Parlamento Europeo, a Strasburgo, dove si è svolto un dibattito su questo tema. La Commissione Europea è del parere che le autorità di Bucarest e Sofia abbiano riunito tutti i criteri di adesione e attendano questo momento da oltre un decennio. Ylva Johansson ha sottolineato che i due stati stanno svolgendo un compito enorme, avendo accolto più di centomila profughi ucraini.
La commissaria europea ha sottolineato che larea Schengen ha bisogno anche di Romania e Bulgaria, per affrontare le sfide in materia di migrazione e sicurezza. Dobbiamo combattere la criminalità organizzata, dobbiamo sostenere la cooperazione transfrontaliera delle forze di polizia, e ladesione dei due paesi faciliterebbe lo scambio di informazioni tra le guardie di frontiera e la polizia, ha affermato Ylva Johansson. Lesponente europea ha promesso che la sua priorità principale rimane ladesione di Romania e Bulgaria a Schengen, affermando che è determinata a raggiungere questo obiettivo il prossimo anno.
Durante il dibattito allEuroparlamento, gli eurodeputati romeni hanno fatto fronte comune nel condannare il veto dellAustria e nel chiedere soluzioni per lo sblocco delladesione della Romania a Schengen, tra cui discussioni nel Consiglio Europeo o il deferimento della questione alla Corte di Giustizia Ue. La scorsa settimana, al Consiglio Giustizia e Affari interni (JAI), non è stata adottata una decisione unanime in merito alladesione allarea Schengen dei due Paesi membri dellUE dal 2007, dopo che lAustria e i Paesi Bassi si sono opposti. Il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, ha motivato questa posizione portando in discussione i migranti clandestini arrivati nel suo Paese, di cui afferma che molti sarebbero arrivati attraverso la Romania e la Bulgaria.
Dal canto loro, i Paesi Bassi affermano di sostenere ladesione della Romania, ma non congiuntamente alla Bulgaria. Allo stesso tempo, la Croazia, membro dellUE dal 2013, ha ricevuto il via libera per aderire a Schengen dal 1° gennaio 2023. Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha valutato che questo voto negativo è stato immeritato e incomprensibile. A suo avviso, è necessario proseguire gli sforzi attraverso tutti i canali diplomatici per raggiungere lobiettivo delladesione allarea di libera circolazione. Giovedì, nella riunione del Consiglio Europeo, il presidente Iohannis intende mettere allordine del giorno anche questo tema estremamente importante per la Romania, anche se un nuovo voto potrà essere espresso solo nel futuro Consiglio Giustizia e Affari Interni del marzo 2023. Il capo dello stato romeno ha, inoltre, affermato che presenterà due-tre azioni che intende avviare, in modo che la Romania faccia progressi in vista delladesione allarea Schengen.