Schengen, Commissione Europea raccomanda ingresso Romania
Aspirante da oltre un decennio alla membership Schengen, status rifiutato a causa della reticenza espressa da alcuni stati membri dell’Unione Europea, la Romania torna ora con nuove chances per entrare a breve nello spazio di libera circolazione. La Commissione Europea ha invitato ieri il Consiglio ad adottare senza ulteriori indugi le decisioni necessarie per consentire alla Bulgaria, alla Romania e alla Croazia di partecipare pienamente allo spazio Schengen. L’Esecutivo comunitario precisa che la Romania attua una gestione delle frontiere rigorosa ed efficiente ed è impegnata nella cooperazione internazionale in materia di polizia di frontiera. Inoltre, considera la CE, è attiva in due settori prioritari: combatte la migrazione irregolare e la tratta di esseri umani. Per quanto riguarda il rispetto dei diritti fondamentali, la Romania dispone di strutture efficaci per garantire l’accesso alla protezione internazionale nel rispetto del principio di non respingimento, considera la CE.
Ştefan Stoica, 17.11.2022, 10:17
Aspirante da oltre un decennio alla membership Schengen, status rifiutato a causa della reticenza espressa da alcuni stati membri dell’Unione Europea, la Romania torna ora con nuove chances per entrare a breve nello spazio di libera circolazione. La Commissione Europea ha invitato ieri il Consiglio ad adottare senza ulteriori indugi le decisioni necessarie per consentire alla Bulgaria, alla Romania e alla Croazia di partecipare pienamente allo spazio Schengen. L’Esecutivo comunitario precisa che la Romania attua una gestione delle frontiere rigorosa ed efficiente ed è impegnata nella cooperazione internazionale in materia di polizia di frontiera. Inoltre, considera la CE, è attiva in due settori prioritari: combatte la migrazione irregolare e la tratta di esseri umani. Per quanto riguarda il rispetto dei diritti fondamentali, la Romania dispone di strutture efficaci per garantire l’accesso alla protezione internazionale nel rispetto del principio di non respingimento, considera la CE.
E’ l’ora di dare il benvenuto ai tre paesi. L’attesa è stata troppo lunga, ha dichiarato la commissaria europea per gli Affari interni, Ylva Johansson, precisando che i tre stati riuniscono tutti i requisiti dell’adesione. Lo Spazio Schengen è un dei grandi successi dell’Unione Europea. I legami stabiliti hanno portato allo sviluppo del mercato interno e dell’economia. Schengen ha migliorato anche il tenore di vita della popolazione. 22 stati membri ed altri quattro non appartenenti all’UE fanno parte dello spazio Schengen. E’ l’ora che altri tre paesi siamo ammessi. La Bulgaria, la Romania e la Croazia hanno dimostrato di soddisfare tutte le condizioni, hanno degli strumenti, dispongono delle strutture e delle procedure necessarie per gestire le frontiere esterne, comprese le possibili minacce alla sicurezza, ha dichiarato Ylva Johansson.
Si tratta di un’ulteriore valutazione favorevole che si aggiunge al dossier della Romania, un documento che riflette il livello di preparazione raggiunto ora dal nostro paese, ha scritto sui social il premier Nicolae Ciucă. Il comunicato della Commissione è stato salutato anche dal ministro dell’Interno, Lucian Bode. La Romania è sempre più vicina all’adesione allo Spazio Schengen. La Commissione Europea ha riconfermato che la Romania continua ad adempiere a tutti i requisiti necessari per entrare a Schengen ed applica in maniera adeguata l’acquis Schengen. Le conclusioni del rapporto sono positive e indicano che sono riunite tutte le condizioni tecniche affinchè la Romania diventi quanto presto membro dell’Area Schengen, ha detto il ministro.
Una decisione sull’ingresso di Romania, Bulgaria e Croazia dovrebbe essere presa l’8 dicembre, quando ci vorrà il voto unanime dei ministri europei dell’Interno e della Giustizia. L’Olanda, oppositrice di lunga data dell’ingresso della Romania a causa delle carenze nel sistema giudiziario, ha attenuato nel tempo la sua posizione, però mantiene certi riserbi, che i commentatori attribuiscono piuttosto alla situazione politica all’Aja.