Scandalo ecologico
Il 94% dei cittadini dellUnione Europea e l87% di quelli della Romania affermano che la tutela ambientale sia importante – lo rileva un eurobarometro realizzato lo scorso dicembre. I principali quattro problemi sui quali i romeni attirano lattenzione sono linquinamento dellaria, dei fiumi, dei laghi e delle fonti dacqua sotterranee, linquinamento da fonti agricole e il degrado del suolo, ma anche le grandi quantità di rifiuti. Paradossalmente, sebbene la Romania sia un Paese soffocato dai rifiuti, è in ugual misura anche importatrice di rifiuti.
Roxana Vasile, 04.03.2020, 12:54
Il 94% dei cittadini dellUnione Europea e l87% di quelli della Romania affermano che la tutela ambientale sia importante – lo rileva un eurobarometro realizzato lo scorso dicembre. I principali quattro problemi sui quali i romeni attirano lattenzione sono linquinamento dellaria, dei fiumi, dei laghi e delle fonti dacqua sotterranee, linquinamento da fonti agricole e il degrado del suolo, ma anche le grandi quantità di rifiuti. Paradossalmente, sebbene la Romania sia un Paese soffocato dai rifiuti, è in ugual misura anche importatrice di rifiuti.
È anche il motivo per cui, ad esempio, i giornalisti della BBC sono venuti in Romania lautunno scorso per cercare una spiegazione. Hanno saputo che, in assenza di una raccolta differenziata, le compagnie di riciclaggio romene che si occupano del trattamento dei rifiuti autoctoni rischiano di rimanere senza attività a causa della penuria di … materia prima. Appunto per questo, importano rifiuti raccolti in altri Paesi come la Gran Bretagna. La conclusione della BBC era, quindi, che la legislazione nazionale dovrebbe regolamentare lattività di riciclaggio e allinearla agli standard dellUnione Europea, però le cose non sembrano andare bene.
Proprio martedì, i procuratori di Bucarest hanno messo sotto accusa tre persone e una compagnia per aver sversato nel fiume Argeş o sepolto nel suolo nella zona delle cave di ghiaia nei distretti di Ilfov e Giurgiu, confinanti con la Capitale, centinaia di tonnellate di rifiuti, recando danni significativi allambiente. Inoltre, la polizia di Bucarest ha fatto numerose perquisizioni nella Capitale, in Ilfov e Giurgiu in un fascicolo penale che riguarda due società commerciali e più persone fisiche che avrebbero raccolto, trasportato, sversato e sepolto rifiuti in luoghi non autorizzati.
Parallelamente, di recente, nel Porto Costanza Sud Agigea, sul Mar Nero, sono stati scoperti 16 container con rifiuti tossici provenienti dalla Gran Bretagna, che secondo i documenti avrebbero contenuto oggetti di uso domestico di seconda mano. Si sospetta che i rifiuti dovevano essere bruciati illegalmente nel distretto di Ilfov o finire nelle discariche intorno a Bucarest. Oltre alle indagini effettuate per reati di esportazione o importazione di rifiuti con la trasgressione dei provvedimenti legali in materia e luso di documenti falsi alla dogana, i rispettivi container saranno restituiti allo speditore.
Il procuratore incaricato allistruzione del caso afferma che questo sia solo uno dei trasporti sospetti, mentre altri circa 50 container con rifiuti sono arrivati in Romania nel periodo in cui la Gran Bretagna era ancora membro dellUnione Europea. Uno dei risultati ovvi di queste azioni, che sembrano essere sfuggite al controllo delle autorità, è stato limmenso scandalo scoppiato a Bucarest, la notte tra domenica e lunedì: secondo le applicazioni che misurano la qualità dellaria, è stato registrato un inquinamento anche dieci volte sopra il livello massimo ammesso. Il ministro dellAmbiente ad interim, Costel Alexe, ha precisato che è colpa delle combustioni non controllate a Bucarest e nel distretto di Ilfov.