Sanità: misure per riformare sistema
In Romania è in dibattito pubblico la bozza del contratto-quadro per la concessione dell’assistenza sanitaria. Il ministro della Sanità Eugen Nicolăescu ha dichiarato che desidera un’ampia consultazione, per raccogliere pareri da un numero quanto maggiore di esponenti delle associazioni di pazienti, di assicuratori privati e patronati. Il ministro ha ammonito che, se dopo l’entrata in vigore del contratto-quadro, ci saranno ancora casi in cui i malati saranno inviati a comprarsi farmaci o materiali medici o sarà chiesta loro la bustarella per l’accesso in ospedale, i direttori dei rispettivi ospedali saranno licenziati. Inoltre, Nicolăescu ha annunciato che saranno realizzati audit, e i direttori degli ospedali che registreranno debiti per tre mesi consecutivi saranno sostituiti. Il Ministero della Sanità intende pagare, quest’anno, gran parte dei debiti accumulati negli ultimi anni dal sistema sanitario.
Per quanto riguarda il sistema di copagamento dei servizi medici da parte di chi viene ricoverato in ospedale, cui si passera dal 1 marzo, il ministro ha sottolineato che si tratta di un contributo discreto da parte del paziente. La misura del Governo non è, però, gradita dalle associazioni dei malati. La Coalizione romena delle Organizzazioni di Pazienti con Malattie Croniche ritiene che il copagamento contravvenga alla Legge sulla sanità e colpisca i pazienti con bassi redditi. Inoltre, l’impegno del Governo nei confronti del FMI ad introdurre il sistema di copagamento contraverrebbe a quanto annunciato dal ministro della Sanità all’inizio dell’anno, ossia che la Romania non è preparata a passare ad un altro sistema, che includa il copagamento.
Dal canto suo, il Collegio dei Medici si dichiara sorpreso dalla dichiarazione del capo della delegazione del FMI in Romania Erik de Vrijer, stando al quale il copagamento dovrebbe essere di 10 lei (pari a 2,3 euro) al giorno, durante il ricovero in ospedale. Il Collegio ritiene che l’esponente del FMI non abbia alcuna perizia nel funzionamento dei sistemi sanitari, e che, se la sua proposta fosse accettata, oltre l’80% dei romeni avrebbe accesso con grandi sforzi ai servizi ospedalieri. Molte delle modifiche del contratto-quadro per la concessione dell’assistenza medica sono legate e persino condizionate dalla Finanziaria 2013, attualmente al dibattito del Parlamento. La bozza della Finanziaria prevede 3,7 miliardi di lei per il pagamento dei debiti e 44 milioni per l’acquisto di apparechiature performanti. Stando al ministro della sanità, Eugen Nicolăescu, il bilancio, maggiore dell’anno scorso, riflette cosa può fare la Romania, in questo momento, affinchè la sanità resti una priorità.
Valentin Țigău, 30.01.2013, 14:48
In Romania è in dibattito pubblico la bozza del contratto-quadro per la concessione dell’assistenza sanitaria. Il ministro della Sanità Eugen Nicolăescu ha dichiarato che desidera un’ampia consultazione, per raccogliere pareri da un numero quanto maggiore di esponenti delle associazioni di pazienti, di assicuratori privati e patronati. Il ministro ha ammonito che, se dopo l’entrata in vigore del contratto-quadro, ci saranno ancora casi in cui i malati saranno inviati a comprarsi farmaci o materiali medici o sarà chiesta loro la bustarella per l’accesso in ospedale, i direttori dei rispettivi ospedali saranno licenziati. Inoltre, Nicolăescu ha annunciato che saranno realizzati audit, e i direttori degli ospedali che registreranno debiti per tre mesi consecutivi saranno sostituiti. Il Ministero della Sanità intende pagare, quest’anno, gran parte dei debiti accumulati negli ultimi anni dal sistema sanitario.
Per quanto riguarda il sistema di copagamento dei servizi medici da parte di chi viene ricoverato in ospedale, cui si passera dal 1 marzo, il ministro ha sottolineato che si tratta di un contributo discreto da parte del paziente. La misura del Governo non è, però, gradita dalle associazioni dei malati. La Coalizione romena delle Organizzazioni di Pazienti con Malattie Croniche ritiene che il copagamento contravvenga alla Legge sulla sanità e colpisca i pazienti con bassi redditi. Inoltre, l’impegno del Governo nei confronti del FMI ad introdurre il sistema di copagamento contraverrebbe a quanto annunciato dal ministro della Sanità all’inizio dell’anno, ossia che la Romania non è preparata a passare ad un altro sistema, che includa il copagamento.
Dal canto suo, il Collegio dei Medici si dichiara sorpreso dalla dichiarazione del capo della delegazione del FMI in Romania Erik de Vrijer, stando al quale il copagamento dovrebbe essere di 10 lei (pari a 2,3 euro) al giorno, durante il ricovero in ospedale. Il Collegio ritiene che l’esponente del FMI non abbia alcuna perizia nel funzionamento dei sistemi sanitari, e che, se la sua proposta fosse accettata, oltre l’80% dei romeni avrebbe accesso con grandi sforzi ai servizi ospedalieri. Molte delle modifiche del contratto-quadro per la concessione dell’assistenza medica sono legate e persino condizionate dalla Finanziaria 2013, attualmente al dibattito del Parlamento. La bozza della Finanziaria prevede 3,7 miliardi di lei per il pagamento dei debiti e 44 milioni per l’acquisto di apparechiature performanti. Stando al ministro della sanità, Eugen Nicolăescu, il bilancio, maggiore dell’anno scorso, riflette cosa può fare la Romania, in questo momento, affinchè la sanità resti una priorità.