Salario minimo europeo anche in Romania
In Romania, il salario minimo lordo aumenterà a 4.050 lei dall'inizio del prossimo anno.
Mihai Pelin, 15.11.2024, 11:26
La legge sull’introduzione del salario minimo europeo in Romania è stata promulgata dal presidente Klaus Iohannis. Il primo ministro Marcel Ciolacu ha dichiarato che, in questo modo, si potrà compiere il passo finale verso l’aumento del salario minimo a 4.050 lei (circa 810 euro) a partire dal 1° gennaio 2025. Il premier ha assicurato che non ci sono degli ostacoli, né elettorali né di altro tipo.
“L’atto legislativo è trasparente, tutti lo hanno visto e si sono pronunciati. Perciò, seguiremo la procedura necessaria per la sua approvazione in tempi rapidi e per apportare anche gli adeguamenti tecnici”, ha sottolineato il primo ministro. La decisione relativa all’incremento del salario minimo lordo è stata presa dal Consiglio Nazionale Tripartito, che riunisce il Governo, i patronati e i sindacati.
La nuova legge è volta a trasporre nella legislazione nazionale le disposizioni di una Direttiva del Parlamento Europeo (2022/2041) relativa ai salari minimi adeguati nell’UE. L’obiettivo è quello di migliorare le condizioni di lavoro e di vita, anche attraverso salari minimi adeguati e un quadro efficiente di negoziati collettivi per sostenere l’evoluzione dei salari. Secondo la legge, lo stipendio base minimo lordo garantito, stabilito attraverso una decisione del Governo, può essere concesso a un dipendente per un periodo massimo di 24 mesi dalla data della firma del contratto individuale di lavoro.
“Con l’adozione di questa legge, avremo una migliore protezione dei lavoratori in Romania. L’incremento dei salari è un passo avanti verso posti di lavoro meglio retribuiti, ma anche verso una maggiore stabilità economica e sociale. Applicando questa legge, miriamo a ridurre la povertà lavorativa e a proteggere il potere d’acquisto. È un impegno che abbiamo assunto quello di non lasciare indietro nessuno e di migliorare le condizioni di lavoro e di vita”, ha sottolineato in un post sui un social la ministra del Lavoro e della Solidarietà Sociale, Simona Bucura Oprescu.
Un aumento a 4.050 lei significherebbe che la Romania raggiungerà circa il 47% del salario minimo europeo. Attualmente, il salario lordo minimo di base è fissato a 3.700 lei al mese (circa 740 euro), per un orario di lavoro completo di 168 ore, in media al mese, pari a 22,024 lei/ora (circa 4,4 euro). Secondo i dati ufficiali, in Romania, oltre 843.000 dipendenti beneficiano attualmente del salario minimo lordo garantito, cioè il 15,5% del numero totale dei dipendenti attivi.
L’aumento del salario minimo lordo ha un impatto sull’ambiente privato, perché porta alla crescita delle spese. La maggior parte delle istituzioni statali non ha dipendenti con salario minimo, il che significa che non registreranno spese aggiuntive. Il Governo guadagna da questa misura, perché salari più alti significano tasse e contributi più elevati ai bilanci della salute e delle pensioni.
Nell’UE esistono disaccordi storici tra gli stati membri sul salario minimo, a causa dei sistemi nazionali differenti di fissazione delle retribuzioni. Secondo l’Eurostat, la scorsa estate questi redditi variavano da 477 euro al mese in Bulgaria (il livello più basso), a 2.571 euro al mese in Lussemburgo.