Rrom: giornata mondiale, problemi e soluzioni
I rrom rappresentano la più numerosa minoranza etnica in Europa. Su una popolazione totale stimata a 10-12 milioni, circa 6 milioni vivono nei Paesi dell’Unione Europea. Molti sono ancora vittime dei pregiudizi e dell’esclusione sociale.
Roxana Vasile, 09.04.2014, 11:30
Uno studio della Banca Mondiale indica che in Romania nove rrom su dieci si confrontano con severe scarsità materiali. Solo un terzo dei maschi rrom va ancora a scuola quanto arriva all’età di 16 anni, mentre il numero delle femmine è ancora minore. Un terzo dei rrom in cerca di lavoro si confronta con la discriminazione.
Nella confinante Ungheria, questa minoranza rappresenta il 7% della popolazione. La maggioranza non ha un posto di lavoro, è povera e relativamente priva di istruzione. La sfiducia degli ungheresei nei confronti dei rrom è stata alimentata dal partito di estrema destra Jobbik, che alle elezioni dei giorni scorsi ha vinto il 21% dei voti, un livello senza precedenti.
Intanto, in Francia, migliaia di rrom provenienti da Romania e Bulgaria sono espulsi annualmente dai campi illegali in cui scelgono di vivere. Per questa ragione, le autorità di Parigi sono state criticate ripetutamente da Bruxelles. Ma anche così, scegliendo la vita nomade, molti degli espulsi tornano lo stesso all’estero, dove commettono reati minori e praticano l’accattonaggio, per cui la popolazione locale li respinge sempre.
Nel 2013, gruppi di estrema destra hano organizzato in Repubblica Ceca manifestazioni contro i rrom, che non sono state condannate chiaramente dalle autorità.
Alla luce di queste situazioni e di tante altre ancora, l’organizzazione Amnesty International ha valutato che gli stati dell’UE non reagiscono alla vera dimensione del problema e non difendono in maniera sufficiente i rrom, sempre di più vittime delle violenze in Europa.
L’organizzazione sollecita ai governi di vegliare che la polizia non faccia uso della forza in maniera sproprozionata quando smantellano i loro campi, di seguire con maggiore efficacia gli autori degli atti a carattere razzista o di elaborare delle statistiche sulle violenze contro i rrom.
A Bucarest, il Ministero degli Esteri rileva che vanno individuate in ugual misura delle soluzioni basate sull’accesso all’educazione, alle abitazioni, alla sanità, nonchè sulla creazione di posti di lavoro. Il presidente Traian Basescu ha dichiarato che non basta condannare tramite legge la discriminazione, la segregazione e gli atti di violenza commessi per odio razziale.
Va cambiata la mentalità collettiva e coscientizzato il fatto che i rrom vanno guardati non solo come rappresentanti di un’etnia, ma in ugual misura come cittadini dell’Europa, ha detto ancora il capo dello stato. Di conseguenza, le strategie locali, nazionali ed europee vanno corroborate, e la strada da sgeuire è lo scambio di esperienza e la cooperazione transnazionale.