Roxana Mînzatu, vicepresidente della Commissione Europea
Per la prima volta, alla Romania viene attribuita una carica di vicepresidente della Commissione Europea, che sarà ricoperta dalla socialdemocratica Roxana Mînzatu.
Bogdan Matei, 18.09.2024, 10:51
Dopo i ritardi causati da negoziati tesi, la presidente della Commissione Europea, la conservatrice tedesca Ursula von der Leyen, ha presentato ieri la composizione della nuova squadra. La Romania ha, per la prima volta, la carica di vicepresidente dell’Esecutivo comunitario, che sarà ricoperta dall’attuale eurodeputata socialdemocratica Roxana Mînzatu.
Ministro per breve tempo a Bucarest, dove tra giugno e novembre 2019, ha gestito il dicastero degli investimenti e dei progetti europei, Roxana Mînzatu sarà a Bruxelles commissario per competenze e preparazione, posti di lavoro, diritti sociali e demografia. Lei ha dichiarato che il campo che spetta alla Romania, vale a dire il mercato del lavoro, è essenziale per la competitività dell’Unione.
“Non possiamo parlare di competitività dell’Europa senza le persone. Di quale competitività si può parlare, senza abbastanza lavoratori in tutte le industrie e per tutte le tecnologie? Di chi è la competitività, se c’è povertà, se c’è conflitto sociale, se i giovani non hanno posti di lavoro adeguati alle loro competenze?”, ha dichiarato Roxana Mînzatu.
Anche la presidente Ursula von der Leyen ha annunciato che, oltre a preservare il modello sociale equilibrato e di sicurezza, la competitività economica resta una delle priorità dell’Unione. Il capo dell’Esecutivo comunitario ha anche insistito sull’equilibrio di genere nella sua nuova squadra. Delle 27 cariche, 11 sono ricoperte da donne e 16 da uomini. Secondo il corrispondente di Radio Romania a Bruxelles, per equilibrare la bilancia, per le sei cariche di vicepresidente esecutivo sono state nominate quattro donne e due uomini.
Sempre per equilibrio, tre vicepresidenti esecutivi provengono dall’est e tre dall’ovest del continente. Allo stesso tempo, secondo i commentatori, la distribuzione delle cariche riflette anche la necessità di Ursula von der Leyen di assicurarsi i due terzi dei voti necessari al Parlamento Europeo. Un incarico di vicepresidente è stato concesso ai radicali di destra dell’ECR, che non fanno parte della maggioranza Popolari-Socialisti-Renew.
Nel paese, il capo del partito di Roxana Mînzatu, il primo ministro Marcel Ciolacu, dichiara che, con la sua nomina, la Romania diventa parte decisionale dell’Unione Europea. Il premier ha aggiunto che il futuro commissario romeno coordinerà sia il campo dell’istruzione che quello delle politiche sociali, nonché i programmi di finanziamento ad essi correlati, il Fondo Sociale Europeo o il Fondo per il Clima.
L’opposizione sostiene, invece, che un portafoglio veramente importante per la Romania sarebbe stato uno con peso economico. Mentre la stampa si diverte, notando che i vicini ungheresi, famosi per la loro fronda verso i fattori decisionali di Bruxelles, gestiranno nella futura Commissione, il Benessere animale.