Roxana Mînzatu, parere favorevole al Parlamento di Romania
Parere favorevole dalle commissioni specializzate del Parlamento romeno alla proposta del Governo per la carica di futuro commissario europeo.
Bogdan Matei, 06.11.2024, 12:16
La proposta del Governo romeno per la carica di commissario europeo nel futuro Esecutivo comunitario, la socialdemocratica Roxana Mînzatu, è stata approvata dalle commissioni specializzate del Parlamento di Bucarest. Iscritta al PSD nel 2000, quando aveva 20 anni, già deputata a Bucarest ed ex eurodeputata, ex ministro dei Fondi europei per breve tempo, Roxana Mînzatu è stata proposta per una delle cariche di vicepresidente nella futura Commissione Europea, dove guiderà il portafoglio Persone, competenze e preparazione. In questa veste, ha detto, sarà responsabile di circa il 20% del bilancio pluriennale dell’Unione Europea.
Roxana Mînzatu ha spiegato che la posizione di vicepresidente esecutivo della Commissione comprende anche il coordinamento della preparazione alle situazioni di emergenza. “Per la prima volta, la Romania fa parte della leadership della Commissione Europea. Io rappresento non solo la Romania, in un certo senso, ma anche i paesi che hanno aderito dopo il 2004, dopo il 2007, l’Europa orientale, e penso che sia importante riconoscere che abbiamo questo ruolo a livello di Commissione. Un portafoglio molto importante, nel quale coordino direttamente fondi per oltre 240 miliardi di euro. Stiamo parlando del Fondo sociale europeo, del Fondo sociale per il clima, dell’Erasmus, oltre al denaro che già oggi entra nelle tasche dei romeni. Abbiamo discusso di istruzione e competenze, di come sosterremo gli europei che sono sempre più colpiti dalla povertà, ma sarò impegnata in tutte le politiche e decisioni che saranno prese dalla Commissione, che sono ovviamente rilevanti a livello europeo”, ha detto Roxana Mînzatu, che ha ottenuto dai parlamentari romeni 36 voti a favore e solo sei contrari.
I liberali non hanno partecipato all’audizione, insoddisfatti del fatto che il loro partito non sia stato consultato dai partner socialdemocratici nella procedura di nomina da parte del Governo. A Bucarest, la stampa nota che il boicottaggio liberale sia solo un episodio della telenovela di amore e odio tra il PSD e il PNL, che governano insieme, ma sono anche rivali giurati nelle elezioni presidenziali e politiche che si terranno tra poche settimane.
Come procedura, per Roxana Mînzatu segue un nuovo round di audizioni, questa volta nelle commissioni per l’occupazione e per la cultura e l’istruzione del Parlamento Europeo. Il corrispondente di Radio Romania a Bruxelles precisa che la sua audizione è in programma martedì 12 novembre. I commentatori scommettono già su un parere favorevole per la candidata romena anche dagli eurodeputati, poiché le commissioni specializzate riproducono, in generale, l’aritmetica della plenaria della nuova Eurocamera, dominata dalle tre principali famiglie politiche che forniscono anche i membri della Commissione: popolari, socialisti e liberali.