Roxana Mânzatu, ascoltata dagli eurodeputati
Gli eurodeputati hanno ascoltato martedì a Bruxelles Roxana Mînzatu, proposta dalla Romania per uno dei portafogli nella futura Commissione Europea.
Roxana Vasile, 13.11.2024, 11:37
“È stata un’udienza intensa, l’esame più complesso della mia vita: tre ore, una cinquantina di domande. Ma alla fine ho ricevuto abbracci, applausi. Ma dovremo aspettare il voto, per capire come è andata”, ha dichiarato Roxana Mînzatu ai media romeni, dopo l’audizione nelle Commissioni riunite per Occupazione-Affari sociali e Cultura-Istruzione del Parlamento Europeo.
Nell’ultimo giorno della maratona di udienze a Bruxelles della possibile futura squadra di Ursula von der Leyen, è toccato a rispondere alle domande degli eurodeputati anche alla candidata della Romania alla carica di vicepresidente esecutivo incaricato a coordinare un portafoglio appena creato, quello delle politiche in campo sociale, dell’istruzione, delle competenze e della preparazione sociale sul mercato del lavoro, ma anche l’ambito più ampio della preparazione della società e dell’individuo ai momenti di crisi. Ciò nelle condizioni in cui nel termine “crisi” sono state incluse non solo le guerre o le catastrofi climatiche, ma anche la transizione verde, la digitalizzazione e le crisi sociali.
Roxana Mînzatu afferma che l’Unione Europea possiede il modello sociale più equilibrato e performante del mondo, ma ha anche i suoi difetti, alcuni dei quali stanno diventando più profondi. Nel primo anno del suo mandato, Roxana Mînzatu vorrebbe organizzare un’ampia consultazione con tutti gli attori sociali degli stati membri, dai governi e sindacati, alle organizzazioni giovanili e ai cittadini, dalla quale dovrebbe emergere ciò che vuole la gente in termini di preparazione alle crisi, formazione professionale, istruzione o condizioni di lavoro.
A seguito di questo dialogo, Roxana Mînzatu afferma di voler intraprendere azioni orientate su tre pilastri. Il primo sarebbe l’istruzione e la formazione professionale, con un accesso equo per tutti, ma anche con il continuo adattamento del sistema educativo e delle risorse alla realtà economica e sociale. Il secondo pilastro del programma proposto da Roxana Mînzatu mira a posti di lavoro di qualità, con salari adeguati e buone condizioni, e a questo punto vuole ridefinire il Patto europeo per i diritti sociali. Infine, il terzo pilastro è la giustizia sociale, con l’obiettivo generale di aiutare chi ne ha più bisogno.
Le domande degli eurodeputati rivolte a Roxana Mînzatu non hanno riguardato solo le politiche e le idee che metterà in pratica dalla carica di vicepresidente della Commissione europea, ma anche alcune questioni abitative personali, che, in assenza di risposte convincenti, avrebbero potuto adombrare la sua candidatura alla futura Commissione Europea. Il prossimo passo, dopo l’audizione di Roxana Mînzatu e degli altri cinque proposti per gli incarichi di vicepresidente, sarà il parere favorevole, affinché, successivamente, a fine novembre, la plenaria dell’Eurocamera possa votare la nuova squadra della Commissione.