Romania verso energia rinnovabile e nucleare
La Romania si prefigge che, entro 30 anni al massimo, il mix energetico nazionale provenga all'86% dal rinnovabile.
Ştefan Stoica, 04.12.2023, 12:19
La presenza di numerosi leader governativi e di compagnie energetiche ha convalidato l’importanza della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, svoltasi per tre giorni a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. La Romania è stata rappresentata al massimo livello, dal presidente Klaus Iohannis, il quale, nel suo primo intervento, ha dichiarato che il nostro paese ha tra le più basse emissioni di gas a effetto serra pro capite nell’Unione Europea ed è fermamente impegnato ad accelerare le misure volte ad attenuare i cambiamenti climatici. Ci proponiamo di ridurre le emissioni, entro il 2030, di circa l’80% rispetto al livello del 1990 e poi di andare velocemente verso la neutralità climatica. Fino al 2050 al massimo, il mix energetico nazionale della Romania proverrà all’86% dal rinnovabile, completato da energia a basse emissioni di carbonio, come quella nucleare, ha detto il capo dello stato alla COP28.
La Romania ha aderito ieri all’Alleanza Solare Internazionale, il che, stando a Iohannis, contribuirà alla crescita della sicurezza energetica nazionale e conferma il fermo impegno del paese di raggiungere la neutralità carbonica, utilizzando anche le fonti rinnovabili di energia. Fino al 2030, la Romania di prefigge di installare una capacità di energia solare di oltre 8 gigawatt, vale a dire il 24% del consumo finale lordo di energia elettrica da fonti rinnovabili. L’apertura dei romeni e il loro sostegno alle nuove tecnologie di generazione di elettricità sono dimostrati dai circa 100.000 connazionali prosumer che hanno installato oltre 1,2 gigawatt da fonti di energia distribuita connesse alla rete, basandosi a maggioranza schiacciante sulla tecnologia solare fotovoltaica. La Romania ha il maggiore potenziale solare del sud-est europeo e gli studi indicano che potrebbe sfruttare fino a 18-20 gigawatt di potenza solare, ha dichiarato, a sua volta, il ministro dell’Energia, Sebastian Burduja.
D’altra parte, a Dubai è stata lanciata la Dichiarazione sulla triplicazione della capacità di energia nucleare a livello mondiale. Le facilitazioni energetiche nucleari funzionano in Romania da quasi tre decenni ad alti standard di produttività e sicurezza, cosicchè posso dire che abbiamo una consistente esperienza nazionale in questo settore, ha spiegato il presidente romeno. Bucarest considera il nucleare come una fonte stabile di energia, che contribuisce alla sicurezza energetica e alla decarbonizzazione, ha aggiunto Klaus Iohannis. La Romania si impegna a ultimare due nuove unità CANDU alla Centrale di Cernavodă (sud-est) e a costruire e implementare mini-reattori modulari. Il tema è stato ripreso anche durante l’incontro tra Klaus Iohannis e l’emissario speciale sul clima del presidente americano, John Kerry, a margine della COP28.