Romania-Ungheria: colloqui tra i ministri degli Esteri
Incontro ieri a Bucarest tra i ministri degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, e ungherese, Péter Szijjártó, sullo sfondo delle recenti tensioni tra i due stati confinanti. A rendere tesi i rapporti bilaterali è stato largomento dellautonomia della cosiddetta Contrada dei Sekleri, zona nel centro della Romania, in Transilvania, che comprende le province Covasna, Harghita e parte del Mureș ed è abitata nella maggioranza da sekleri, un gruppo etnico magiaro. Secondo il censimento del 2011, loro rappresentano il 6,5% della popolazione, cioè oltre 1,2 milioni di persone, e formano la più numerosa minoranza etnica di Romania.
Leyla Cheamil, 27.05.2020, 12:16
Incontro ieri a Bucarest tra i ministri degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, e ungherese, Péter Szijjártó, sullo sfondo delle recenti tensioni tra i due stati confinanti. A rendere tesi i rapporti bilaterali è stato largomento dellautonomia della cosiddetta Contrada dei Sekleri, zona nel centro della Romania, in Transilvania, che comprende le province Covasna, Harghita e parte del Mureș ed è abitata nella maggioranza da sekleri, un gruppo etnico magiaro. Secondo il censimento del 2011, loro rappresentano il 6,5% della popolazione, cioè oltre 1,2 milioni di persone, e formano la più numerosa minoranza etnica di Romania.
Ad aprile, un ddl avviato dallUDMR, tramite cui la cosiddetta Contrada dei Sekleri sarebbe diventata regione autonoma con personalità giuridica in Romania, è stato adottato, tacitamente, dalla Camera dei Deputati, ma successivamente è stato bocciato dal Senato a maggioranza di voti. Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha reagito, invocando, allora, unintesa dietro le quinte tra i leader del PSD (allopposizione) e quelli dellUDMR relativa allapprovazione del disegno di legge. I ministri degli Esteri di Romania e Ungheria, Bogdan Aurescu e Péter Szijjártó, hanno deciso che i due Paesi superino le tensioni, tramite dialogo e pragmatismo, ed hanno concordato che, nel prossimo periodo, gli esponenti ungheresi che arrivano in Romania non facciano dichiarazioni contrarie al partenariato strategico con Bucarest.
Il ministro degli Esteri ungherese ha sottolineato che, per quanto riguarda il piano ungherese di sviluppo economico della Transilvania, Budapest aveva ricevuto un accordo verbale da parte del governo PSD-ALDE dellepoca sulla sua applicazione in Transilvania. Dal canto suo, il ministro Bogdan Aurescu ha segnalato che solo un accordo scritto ha valore giuridico e che ogni intesa verbale del passato con qualsiasi leader romeno non è valida. Lesponente di Bucarest ha precisato che il programma ungherese non ha laccordo dellattuale parte romena. “La mia proposta è stata che sia esaminata la firma di un accordo su questo programma, che prenda in considerazione la gestione in modo trasparente e non discriminatorio, non su criteri etnici, senza la trasgressione della legislazione europea o romena in merito alla concorrenza sul mercato, ha affermato Bogdan Aurescu.
Daltra parte, il ministro degli Esteri romeno ha aggiunto che, per quanto riguarda il Trattato del Trianon, ciascuno dei due Paesi può avere linterpretazione storica che desidera, ma bisogna guardare al futuro. Firmato il 4 giugno 1920, dalle Potenze Alleate, vincitrici nella Prima Guerra Mondiale, la Romania compresa, con lUngheria, quale successore dellImpero Austro-Ungarico, il Trattato di Pace del Trianon ha sancito il riconoscimento internazionale dei confini della Romania unita con la Transilvania e ha stabilito i diritti civili e politici dei romeni che formavano la popolazione maggioritaria in Transilvania, diritti che non avevano avuto sotto lamministrazione austro-ungarica.