Romania – UE: il premier Ponta presenta Partenariato al Parlamento
Su richiesta dell’opposizione democratico-liberale, il premier socialdemocratico Victor Ponta ha presentato al Parlamento l’Accordo di partenariato con l’Unione europea.
Corina Cristea, 09.10.2013, 12:45
Su richiesta dell’opposizione democratico-liberale, il premier socialdemocratico Victor Ponta ha presentato al Parlamento l’Accordo di partenariato con l’Unione europea.
Criticato dai democratico-liberali per quello che hanno chiamato la mancanza di visione, il documento stabilisce dove saranno diretti gli investimenti dai Fondi europei strutturali per promuovere la competitività, la convergenza e la cooperazione.
Il premier ha spiegato che, grazie all’Accordo, i fondi europei saranno destinati all’attenuazione delle grosse differenze tra le varie regioni del Paese. Victor Ponta ha richiamato, però, l’attenzione sul fatto che, nello stanziamento dei fondi per l’esercizio 2014 — 2020, la Romania è stata sfavorita rispetto ad altri stati della zona:
“In rapporto allo stanziamento e al numero di abitanti, la Romania ha ricevuto circa 1.000 euro pro capite, mentre la Repubblica Ceca 2.000, così come anche l’Ungheria. Ovviamente siamo svantaggiati, praticamente, in rapporto al numero di abitanti, la somma è dimezzata rispetto a quanto hanno ottenuto i Paesi vicini. Sarebbe stato possibile negoziare meglio”, ha detto il premier.
Victor Ponta si è pronunciato per un maggior impegno del Parlamento nelle decisioni riguardanti i fondi europei, ricordando che il loro assorbimento è triplicato con lo sblocco graduale dei rimborsi per i programmi settoriali.
A causa dei problemi nella gestione dei soldi, la Commissione Europea ha sospeso per oltre un anno questi programmi. Però, anche in queste condizioni, l’assorbimento è migliorato notevolmente, per sfiorare un tasso di circa il 24%. I socialdemocratici dichiarano che, per fine anno, le previsioni indicano il 30%.
D’altronde, proprio nel giorno in cui nel Parlamento romeno veniva presentato l’esercizio finanziario per i prossimi sette anni, le autorità di Bruxelles hanno annunciato anche lo sblocco del programma destinato alla crescita delle competitività. Dall’opposizione, il deputato democratico-liberale Alexandru Nazare ha criticato il documento presentato dal premier Victor Ponta:
“Questo accordo, che doveva impeccabile, è una somma di statistiche e tabelle prive di senso. E’ inutile inviare un documento di 200 pagine a Bruxelles. E’ una questione di qualità, che manca a questo documento. Quali sono i motori di crescita della Romania? Su che cosa puntiamo nei prossimi sette anni?”, ha chiesto il deputato.
La competitività, l’infrastruttura, le risorse, l’amministrazione e la governance sono le principali linee da seguire dal 2014 al 2020, afferma l’Esecutivo, stando al quale i fondi europei potranno essere assorbiti notevolmente e correttamente, ma non tramite conflitti inutili.