Romania, UE e NATO
Mihai Pelin, 01.02.2019, 13:38
I ministri della Difesa degli stati membri dell’UE si sono riuniti a Bucarest per analizzare le prospettive dell’applicazione della Strategia globale dell’UE per la politica estera e di sicurezza comune. La riunione è stata organizzata dalla presidenza romena del Consiglio dell’Unione. Gli sforzi per consolidare il partenariato strategico tra l’UE e l’Alleanza Nord-Atlantica sono stati all’attenzione dei ministri della difesa degli stati membri. D’altra parte, l’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, li ha esortati a raggiungere un accordo, nelle prossime settimane, che permetta la continuazione dell’operazione “SOPHIA” nel Mar Mediterraneo, per contrastare la tratta di esseri umani. Ospite speciale della riunione è stato il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, il quale ha avuto un incontro con il presidente Klaus Iohannis. Il capo dello stato romeno ha sottolineato che la difesa sul fianco est e nella zona del Mar Nero resta una priorità ed ha precisato che nei rapporti NATO-UE è necessaria una cooperazione più stretta. D’altra parte, ha annunciato che la Romania continuerà ad adempiere alle responsabilità assunte nei confronti della NATO.
Klaus Iohannis: “In questo periodo, l’argomento più discusso è la cosiddetta “burden sharing”, cioè le spese stanziate alla Difesa. La Romania si è impegnata a stanziarne il 2% e manteniamo questa promessa. Gran parte di questi soldi va, come abbiamo stabilito nel Consiglio Supremo di Difesa, alla modernizzazione dell’Esercito e tale fatto è stato considerato un esempio positivo nella NATO.”
Jens Stoltenberg ha salutato l’aumento delle spese della Romania per la dotazione dell’Esercito ed ha precisato che tali contributi rendono l’Alleanza più forte e la Romania più sicura. Il segretario generale della NATO ha accennato alla presenza dei militari romeni in Afghanistan, che agiscono per la stabilità di questo Paese. Ha fatto riferimento anche all’impegno europeo nel campo della difesa.
Jens Stoltenberg: “Gli sforzi fatti dall’UE per la difesa mi rallegrano molto perché aiutano allo sviluppo di nuove capacità militari e risolvono una parte della frammentazione dell’industria europea della difesa e, in più, migliorano le spese per la difesa. L’Unione Europea e la NATO collaborano ora più strettamente che mai. Allo stesso tempo, è importante ricordare che gli sforzi dell’UE per la difesa sono complementari e non concorrenti rispetto a quelli della NATO.”
Egli ha sottolineato che l’UE non si può sostituire alla NATO, la quale resta la pietra angolare della sicurezza europea. Jens Stoltenberg ha aggiunto che, dopo la Brexit, l’80% delle spese militari dell’Alleanza arriverà da Paesi non membri dell’UE, mentre tre sui quattro gruppi di combattimenti in Europa saranno presieduti da stati che non fanno parte dell’Unione.