Romania sotto attacco informatico
Un attore statale ha agito per influenzare il processo elettorale in Romania, rilevano i rapporti dell’Intelligence, declassificati dal presidente.
Ştefan Stoica, 05.12.2024, 11:30
Con un gesto meno consueto, il presidente Klaus Iohannis ha declassificato i documenti presentati nella più recente riunione del Consiglio Supremo di Difesa del Paese, che aveva come tema l’inosservanza delle regole della pubblicità elettorale prima del primo turno. Un comunicato pubblicato dopo la seduta faceva riferimento all’esistenza di attacchi informatici, con l’obiettivo di influenzare la correttezza del processo elettorale al primo turno delle presidenziali, vinto, a sorpresa generale, da Călin Georgescu, un indipendente che sembrava venuto dal nulla e che aveva beneficiato di una massiccia visibilità sulla rete TikTok.
I documenti declassificati dal capo dello stato dimostrano che nulla è stato casuale e parlano della portata e della gravità delle azioni contro la Romania. I rapporti del Servizio Romeno di Informazioni indicano che, nel contesto del primo turno delle elezioni presidenziali, c’è stata un’aggressiva campagna di promozione, condotta con l’elusione della legislazione nazionale nel campo elettorale, nonché con lo sfruttamento di alcune piattaforme di social media per la crescita accelerata della popolarità di Georgescu.
Il SRI menziona che una campagna su TikTok, amplificata due settimane prima delle elezioni, è riuscita a garantire la vittoria al primo turno del candidato, che all’inizio di novembre si trovava a un livello di notorietà molto basso. La crescita degli account che l’hanno promosso non è stata organica e la loro attività sarebbe stata coordinata da un attore statale, che ha utilizzato un canale di comunicazione alternativo per far circolare i messaggi sulla piattaforma. In questo modo, Georgescu ha raggiunto il nono posto nei trend mondiali prima del primo turno delle elezioni presidenziali.
Secondo i rapporti del SRI, è stato identificato un cittadino romeno che avrebbe fatto donazioni di oltre 1 milione di euro su TikTok, per finanziare la promozione di Georgescu. Ci sono stati anche attacchi cibernetici nel giorno delle elezioni e nella notte successiva. Il rapporto del Servizio di Informazioni Esterne rileva che la Romania è un obiettivo di azioni ibride aggressive russe, comprese fughe di informazioni e sabotaggi.
Aperto ammiratore della Russia putinista e dei leader antisemiti, fascisti romeni del periodo tra le due guerre, instancabile critico della NATO e dell’UE, nonché degli aiuti all’Ucraina, Călin Georgescu sconcerta il mondo politico e l’ambiente imprenditoriale anche con la sua visione autarchica sull’economia, che ricorda il comunismo nazionalista che definiva il regime di Ceauşescu. Le sue idee non sono rimaste senza eco tra i partner strategici della Romania.
Il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller, ha dichiarato che gli USA sono preoccupati per il rapporto del Consiglio Supremo di Difesa sul coinvolgimento della Russia in attività cibernetiche maligne, volte a influenzare l’integrità del processo elettorale. Il progresso della Romania di ancorarsi alla comunità transatlantica, conquistato con tanta fatica, non può essere ribaltato da attori stranieri che tentano di allontanare la politica estera del paese dalle sue alleanze occidentali, aggiunge Miller. E richiama l’attenzione: qualsiasi cambiamento di questo tipo avrebbe un grave impatto negativo sulla cooperazione degli Stati Uniti con la Romania in materia di sicurezza, mentre una decisione di limitare gli investimenti esteri dissuaderebbe le aziende americane dal continuare a investire in Romania.