Romania, sostegno ai negoziati commerciali con gli USA
Le autorità di Bucarest auspicano che la guerra commerciale tra l’America e l’Europa non arrivi ad un’escalation.

Bogdan Matei, 09.04.2025, 11:50
La Romania sostiene la continuazione dei negoziati avviati dall’Unione Europea con gli Stati Uniti, affinchè sia raggiunta una soluzione che limiti gli effetti dell’aumento dei dazi sull’economia globale, ha ribadito il presidente ad interim, Ilie Bolojan. Le cosiddette misure di ritorsione che l’Unione potrebbe decidere nel successivo periodo comporterebbero solo un’escalation del conflitto commerciale e potrebbero persino portare alla recessione, anche per l’economia nazionale, ritiene Ilie Bolojan. Il capo dello stato valuta che al momento è difficile stimare concretamente quali saranno le conseguenze di queste misure.
“Le risposte di alcuni stati, di alcuni grandi mercati, altro non faranno che complicare le cose ancora di più. In questa situazione, le misure di ritorsione che l’Unione Europea adotterebbe nel prossimo periodo significherebbero di fatto un aumento dei costi dell’escalation, che potrebbero essere ancora maggiori per la nostra economia, perché dazi su dazi significano inflazione, calo del potere d’acquisto e rischio di recessione economica”, ha dichiarato Ilie Bolojan.
Per ora, le valutazioni mostrano che la Romania non sarà colpita in modo significativo, perché non ha una componente importante di esportazioni nei suoi rapporti con gli Stati Uniti, ha precisato il presidente ad interim. Ma ammette, tuttavia, che le aziende romene che esportano prodotti negli Stati Uniti saranno meno competitive su quel mercato.
“L’impatto riguarda principalmente il settore dell’alluminio, quello farmaceutico e quello dei componenti che includono acciaio e alluminio. Tuttavia, ci sarà un impatto significativo sul commercio degli Stati Uniti con l’Unione Europea, poiché entrambi rappresentano i maggiori mercati globali, con gli USA come il partner commerciale più importante per l’Unione Europea. E, quindi, indirettamente, saranno colpite le aziende romene integrate nelle catene del valore europee. La Germania è il partner commerciale più importante della Romania e l’economia tedesca contribuisce per un terzo alle esportazioni dall’Unione Europea verso gli Stati Uniti”, ha spiegato Bolojan.
A sua volta, il presidente della Borsa Valori di Bucarest, Radu Hanga, ha dichiarato a Radio Romania che i cali degli ultimi giorni sul mercato locale, pari a circa il 6%, sono notevolmente inferiori a quelli registrati nell’Europa occidentale o nell’Estremo Oriente, pari al 10-15%. Sono quasi 400 le aziende romene quotate alla Borsa di Bucarest e la loro importanza aumenterà “in un mondo in cui i paesi stanno diventando più autarchici, più isolati e cercano di risolvere il più possibile a livello locale i loro bisogni di beni e servizi”, prevede Radu Hanga.