Romania – Russia: il ministro Titus Corlăţean a Mosca
La Romania e la Russia desiderano intensificare i rapporti bilaterali, ultimamente segnati da un ristagno, in assenza di un dialogo politico al vertice. E’ una della conclusioni della visita del capo della diplomazia di Bucarest, Titus Corlăţean, a Mosca, dove ha incontrato il suo omologo Serghei Lavrov.
Leyla Cheamil, 10.07.2013, 14:10
La Romania e la Russia desiderano intensificare i rapporti bilaterali, ultimamente segnati da un ristagno, in assenza di un dialogo politico al vertice. E’ una della conclusioni della visita del capo della diplomazia di Bucarest, Titus Corlăţean, a Mosca, dove ha incontrato il suo omologo Serghei Lavrov.
La visita si è svolta a dieci anni dalla firma del Trattato politico romeno-russo ed è la prima dopo l’ingresso del nostro Paese nella NATO e nell’UE. L’incontro fra i capi delle diplomazie di Bucarest e Mosca dà luce verde al rilancio dei rapporti bilaterali, come ha spiegato anche il ministro Titus Corlăţean.
“Io e il collega Serghei Lavrov abbiamo concordato che il potenziale di cooperazione al livello del dialogo romeno-russo non è stato pienamente valorizzato e che ci sono prospettive positive per incentivarlo. Ho ribadito la mia idea che, tramite un dialogo politico costante, riusciremo a sostenere meglio la cooperazione economica anche in altri settori, di cui entrambe le parti hanno bisogno”, ha spiegato il ministro romeno.
Titus Corlăţean ha inoltre aggiunto che tale incontro era necessario anche per stabilire un’agenda economica solida, con possibilità di vantaggi per ambo le parti, nel contesto in cui, nell’interscambio commerciale pari ai 4,4 miliardi di dollari nel 2012, le esportazioni della Romania hanno raggiunto solo 1,3 miliardi.
Dal canto suo, Lavrov ha affermato che il suo Paese considera la Romania un partner importante nel sud-est europeo. I due ministri hanno firmato alcuni documenti bilaterali importanti, tra cui quello relativo alla fondazione dell’Istituto Culturale Romeno a Mosca, e del Centro di Scienza e Cultura Russo a Bucarest, nonché il programma intergovernativo di cooperazione nei settori cultura, mass-media, sport e turismo.
D’altra parte, Titus Corlăţean ha ricordato di aver discusso anche la possibilità dei negoziati diretti, senza intermediari, con i partner russi, sull’esportazione di gas in Romania, per avere prezzi più bassi. Lo scorso anno, la Romania ha importato dalla Gazprom un quarto del suo consumo interno di gas, però attraverso alcune compagnie accettate dalla compagnia russa, a prezzi di tre volte superiori rispetto a quelli per il gas estratto in Romania.
Nei rapporti con la Russia, un argomento controverso è senza dubbio la sorte del tesoro nazionale che il nostro Paese ha inviato a Mosca, nel 1917, per essere custodito durante la prima Guerra Mondiale, e che non è stato restituito interamente. Proprio per questo, il capo della diplomazia di Bucarest ha precisato che la parte russa ha accettato di fissare una data certa per la ripresa dei lavori della commissione mista incaricata alle questioni storiche, il tesoro compreso. (trad. Gabriela Petre)