Romania, prospettive energetiche
Memorandum Romania-Serbia per la realizzazione di un interconnettore del gas.
Leyla Cheamil, 06.08.2024, 14:56
La Romania e la Serbia hanno firmato un memorandum per la costruzione di un interconnettore del gas tra i due stati confinanti. Il documento è stato firmato ieri alle Porte di Ferro I dal ministro romeno dell’Energia, Sebastian Burduja, e dalla ministra serba dell’Energia e delle Miniere, Dubravka Dedovici Handadovici. Secondo loro, i due Paesi faranno tutto il possibile per iniziare la costruzione vera e propria l’anno prossimo. L’investimento dovrebbe essere completato entro il 2028 e questo progetto rappresenterà un passo importante nel rafforzamento della sicurezza energetica di entrambi i Paesi e nell’integrazione regionale dei mercati, attraverso la diversificazione delle rotte di approvvigionamento.
Il ministro romeno ha dichiarato che con questo investimento la Romania otterrà benefici per tutti i romeni: un mercato più competitivo, che porterà ai consumatori il prezzo più basso, la sicurezza energetica, la de-insularizzazione dei sistemi energetici e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Il progetto collegherà il sistema di trasporto del gas naturale della Serbia con la magistrale romena di BRUA. Il ministro Sebastian Burduja ha precisato: “Abbiamo firmato questo memorandum volto ad avviare l’interconnettore del gas che noi chiamiamo Arad-Mokrin. Si tratta di circa 85 chilometri, costi stimati intorno agli 80 milioni di euro. Perché è importante questo interconnettore? Da un lato, per la sicurezza energetica della regione, della Romania e della Serbia, più rotte si hanno, maggiore è il livello di sicurezza nell’approvvigionamento e, dall’altro, per avere il prezzo più basso possibile, un prezzo corretto per il consumatore finale”.
Sebastian Burduja ha aggiunto che la Romania si posiziona come leader regionale nel settore energetico e garante della stabilità geopolitica. “Questi elementi combinati, così come gli stessi investimenti nelle infrastrutture, generano fiducia e crescita economica, posti di lavoro e sviluppo dell’intera regione”, ha aggiunto il ministro romeno dell’Energia. Lui ha precisato che la Romania afferma il suo status di leader nel settore energetico a livello regionale, mettendo a disposizione dei Paesi confinanti le risorse e gli specialisti di cui dispone. In questo contesto, Burduja ha precisato che, nel primo trimestre di quest’anno, la Romania ha fornito quasi il 30% della produzione di gas dell’intera Unione Europea.
“La compagnia nazionale Romgaz ha ancora grandi progetti: Neptun Deep, l’investimento di 4 miliardi di euro nel Mar Nero, raddoppierà la produzione romena di gas a partire dal 2027”, ha sottolineato Sebastian Burduja. Allo stesso tempo, la Romania sta cercando argomenti tecnici per posticipare la scadenza concordata con l’esecutivo europeo per la chiusura delle capacità di produzione di energia a base di carbone. Il ministro Sebastian Burduja ha spiegato che occorre più tempo per passare alle fonti energetiche a gas, dato che il 15% della produzione energetica del Paese dipende ancora dal carbone.