Romania, pronta per la Presidenza del Consiglio UE
Ammessa nelle strutture comunitarie il 1° gennaio 2007, la Romania ricoprirà per la prima volta la Presidenza di turno del Consiglio UE. Però per molto tempo ci sono stati dubbi in merito alla capacità delle autorità di Bucarest di far fronte a questo impegno. La maggioranza governativa PSD-ALDE ha cambiato tre equipe esecutive in un solo anno. La perseveranza con la quale la sinistra ha voluto modificare le leggi sul funzionamento della giustizia e sui codici penali è stata percepita come un tentativo di sottomettere i magistrati e di bloccare la lotta alla corruzione. Tra il presidente Klaus Iohannis e l’uomo forte della coalizione governativa, il leader socialdemocratico Liviu Dragnea, c’è, da parecchio tempo, una guerra politica aperta.
Bogdan Matei, 06.12.2018, 14:09
Ammessa nelle strutture comunitarie il 1° gennaio 2007, la Romania ricoprirà per la prima volta la Presidenza di turno del Consiglio UE. Però per molto tempo ci sono stati dubbi in merito alla capacità delle autorità di Bucarest di far fronte a questo impegno. La maggioranza governativa PSD-ALDE ha cambiato tre equipe esecutive in un solo anno. La perseveranza con la quale la sinistra ha voluto modificare le leggi sul funzionamento della giustizia e sui codici penali è stata percepita come un tentativo di sottomettere i magistrati e di bloccare la lotta alla corruzione. Tra il presidente Klaus Iohannis e l’uomo forte della coalizione governativa, il leader socialdemocratico Liviu Dragnea, c’è, da parecchio tempo, una guerra politica aperta.
Lo scorso mese, uno dei personaggi chiave per la presidenza romena del Consiglio UE, il ministro con delega agli Affari Europei, Victor Negrescu, ha rassegnato le dimissioni in seguito alle vertenze con i colleghi del governo. Sia la Commissione, che il Parlamento Europeo hanno criticato, senza tanti riguardi, l’operato del Potere di Bucarest. Di conseguenza, la premier Viorica Dăncilă è dovuta recarsi a Bruxelles, per assicurare gli esponenti europei che la Romania potrà esercitare una presidenza di successo.
Dopo la riunione congiunta di mercoledì del Governo di Bucarest e della Commissione Europea, il capo della Commissione, Jean-Claude Juncker, ha ricordato che, nel mese di marzo, la Romania dovrà gestire l’ufficializzazione della Brexit. Vanno inoltre stabilite le linee direttive del futuro quadro finanziario. 257 fascicoli dovranno essere analizzati in soli quattro mesi, perché a maggio comincia la campagna elettorale per le elezioni europee. Jean-Claude Juncker: Noi tutti abbiamo constatato che il Governo romeno è ben preparato per la presidenza. La Romania deve far fronte a compiti estremamente difficili, dobbiamo concordare le linee direttive del futuro accordo finanziario.” Tra l’Esecutivo romeno e la Commissione ci sono ancora divergenze per quanto riguarda lo stato di diritto, ha ammesso Juncker, il quale ha aggiunto, però, che queste non hanno nulla a che fare con la presidenza, ma con i rapporti bilaterali.
La premier Viorica Dăncilă afferma che: La Romania desidera una presidenza ambiziosa, ma realistica. Ambiziosa nel senso di portare a buon fine quanti più fascicoli che si trovano sul tavolo della presidenza semestrale romena, di aver almeno un consenso politico sul quadro finanziario pluriennale, e realistica, perché sappiamo che la Romania svolgerà un ruolo di mediatore imparziale, promotore di equilibrio e consenso e dobbiamo ottenere un consenso tra gli stati membri sui dossier importanti. L’Europa è divisata, da questo punto di vista, e non sarà facile ottenere tutto ciò.”
La Romania, ha detto ancora il capo del Governo, continuerà a promuovere, durante la sua presidenza, anche il suo obiettivo strategico nazionale: la libera circolazione dei suoi cittadini. Anche il presidente Juncker ha ribadito il suo desiderio che, entro la fine del mandato della sua equipe, l’autunno dell’anno prossimo, la Romania sia ammessa nell’Area Schengen.