Romania, prezzi record dell’energia
Secondo uno studio della Fondazione Friedrich-Ebert-Stiftung, le bollette in Romania hanno registrato il maggiore aumento nellUnione Europea, sono maggiori del 124% rispetto ai valori di riferimento del 2015. In confronto, la media europea è del 110%. Allo stesso tempo, linflazione rapportata allindice dei prezzi al consumo è del 115%, quindi i romeni pagano di più per tutte le spese correnti. La triste realtà quotidiana conferma le statistiche, ma non scalda nessuno. Mentre linverno si avvicina, le persone si preoccupano di non poter tirare fuori sempre più soldi per il gas naturale, lelettricità o, a seconda dei casi, legna. Cè solo unalternativa: se non avranno soldi, dovranno sopportare il freddo e il buio.
Roxana Vasile, 27.09.2022, 16:03
Secondo uno studio della Fondazione Friedrich-Ebert-Stiftung, le bollette in Romania hanno registrato il maggiore aumento nellUnione Europea, sono maggiori del 124% rispetto ai valori di riferimento del 2015. In confronto, la media europea è del 110%. Allo stesso tempo, linflazione rapportata allindice dei prezzi al consumo è del 115%, quindi i romeni pagano di più per tutte le spese correnti. La triste realtà quotidiana conferma le statistiche, ma non scalda nessuno. Mentre linverno si avvicina, le persone si preoccupano di non poter tirare fuori sempre più soldi per il gas naturale, lelettricità o, a seconda dei casi, legna. Cè solo unalternativa: se non avranno soldi, dovranno sopportare il freddo e il buio.
In Parlamento proseguono i dibattiti sullordinanza governativa durgenza in merito al price cap dellenergia elettrica. I socialdemocratici, membri nella coalizione governativa, affermano che latto normativo deve essere migliorato e chiedono, tra laltro, che il tetto sia rapportato al consumo attuale, non a quello dellanno scorso, come prevede ora il documento, ai danni di molti romeni. Il PNL, membro nella coalizione governativa, vuole, invece, che il tetto sia fissato in base ai consumi degli ultimi tre anni per ogni singolo mese. Ai dibattiti in Parlamento, anche lAutorità nazionale di regolamentazione per lenergia (ANRE) afferma che il modo più equo è quello di rapportarsi a una storia dei consumi, un calcolo del prezzo dellenergia basato sulla bolletta corrente essendo complicato per i fornitori. Questi ultimi, da beneficiari diretti degli esorbitanti rincari, richiamano lattenzione sul fatto che, dopo lentrata in vigore, il 1° settembre, dellordinanza sul price capping, esistono già problemi di liquidità, generati dai rimborsi ritardati. Questa situazione – affermano i fornitori – crea un alto rischio di blocchi finanziari nel settore.
In caso di incapacità di pagamento di un fornitore di energia, i consumatori saranno presi a carico da altri fornitori, a determinate condizioni. Mentre il problema si potrebbe risolvere con relativa facilità nel caso dei piccoli fornitori, sorgerebbero complicazioni, invece, nel caso dei grandi fornitori, che hanno diversi milioni di consumatori. Allo spettro del freddo e del buio si aggiunge quello di una possibile mancanza dei generi alimentari romeni nei negozi. Laumento dei prezzi dellenergia e del carburante intacca i settori agricoli. Ecco perché gli agricoltori hanno recentemente chiesto al Governo misure rapide per introdurre lagricoltura tra i settori per i quali si applica il tetto massimo dei prezzi dell’energia. La tutela dellagricoltura, settore vitale per la sicurezza alimentare della popolazione di un Paese, è di importanza strategica – affermano gli agricoltori.