Romania-Moldova, partenariato consolidato
Poco meno dopo una settimana dall’investitura della nuova presidente della Moldova, Maia Sandu, avvenuta il 24 dicembre, l’omologo romeno Klaus Iohannis ha fatto una visita ufficiale a Chişinău. Si tratta del primo ospite al vertice ricevuto da Maia Sandu dopo la sua investitura nella massima carica, aggiudicata in seguito alla vittoria al ballottaggio presidenziale del 15 novembre, quando ha sconfitto l’ex capo dello stato, il socialista filorusso Igor Dodon.
Bogdan Matei, 30.12.2020, 10:53
Come anticipava la Presidenza di Bucarest, la visita ha dato spazio ad un forte messaggio di sostegno al nuovo presidente e ai cittadini moldavi, nel loro sforzo di democratizzazione, attuazione irreversibile dei principi dello stato di diritto e di consolidamento del percorso europeo, nonchè ai rapporti privilegiati con la Romania.
Il presidente Klaus Iohannis ha annunciato che Bucarest consegnerà allo stato confinante 200.000 dosi di vaccino anti-Covid-19, 6000 tonnellate di gasolio per gli agricoltori e 250.000 euro a sostegno della società civile e dei mass-media. Sono lieto che questa visita a Chişinău avvenga sullo sfondo di un massiccio voto dei cittadini della Moldova a favore dell’attuazione delle riforme democratiche, conformemente ai valori dell’integrazione europea, ha dichiarato il capo dello stato romeno.
Per Maia Sandu, la visita dell’omologo di Bucarest segna l’uscita della piccola repubblica dall’isolamento internazionale in cui l’avevano buttata le amministrazioni filo-russe. Sono lieta che, a partire da oggi, la Moldova e la Romania ripristinano un’interazione normale, fraterna e aperta. In questi giorni, la Moldova entra in una nuova tappa, quella dell’uscita dall’insolamento internazionale e della connessione allo spazio europeo, ha detto Maia Sandu.
I due capi di stato hanno firmato una dichiarazione congiunta sul consolidamento del Partenariato Strategico tra la Moldova e la Romania, che riconferma la relazione bilaterale speciale, nonchè l’impegno di Chişinău a continuare il percorso europeo. Economista, con un master in amministrazione pubblica conseguito presso l’Università di Harvard, ex consigliere del direttore esecutivo della Banca Mondiale, ex ministro ed ex primo ministro a Chisinau, la 48enne Maia Sandu, che ha anche la cittadinanza romena, è diventata la prima donna presidente della Moldova, tre decenni dopo la proclamazione dell’indipendenza da Mosca.
Tutti i commentatori ritengono che il suo mandato presidenziale sarà di gran lunga più difficile rispetto alle elezioni in cui ha sconfitto Dodon. Maia Sandu guida il più povero stato dell’Europa, come indicano le analisi specializzate. Ha assunto un’amministrazione lacerata da corruzione e colma della clientela politica dell’ex presidente, e dovrà co-abitare con un governo dimissionario socialista e collaborare con un Parlamento dominato sempre dalla sinistra. I suoi alleati più importanti sono i cittadini della Moldova, l’Unione Europea e, come sempre, la Romania.