Romania, modello europeo in materia di minoranze nazionali
In ricorrenza nel 2015 di 20 anni dell’adozione da parte del Consiglio d’Europa e della ratifica da parte della Romania della Convenzione-Quadro sulla protezione delle minoranze nazionali, il MAE di Bucarest ha organizzato a Timisoara una conferenza specializzata. I partecipanti, rappresentanti dell’Europa centrale e dell’est, hanno dibattuto la situazione attuale delle organizzazioni giovanili e i loro piani di sviluppo a lungo termine.
Corina Cristea, 09.07.2015, 13:48
In ricorrenza nel 2015 di 20 anni dell’adozione da parte del Consiglio d’Europa e della ratifica da parte della Romania della Convenzione-Quadro sulla protezione delle minoranze nazionali, il MAE di Bucarest ha organizzato a Timisoara una conferenza specializzata. I partecipanti, rappresentanti dell’Europa centrale e dell’est, hanno dibattuto la situazione attuale delle organizzazioni giovanili e i loro piani di sviluppo a lungo termine.
L’essenza del multiculturalismo consiste nel riconoscimento, la protezione e la promozione della diversità a livello di una società, in base all’identità di ogni singolo gruppo minoritario, ha dichiarato per l’occasione il capo della diplomazia di Bucarest, Bogdan Aurescu. Egli ha evocato l’evoluzione consistente negli ultimi due decenni delle politiche di Bucarest nei confronti delle minoranze nazionali – dalle politiche di assimilazione e definizione di una cultura omogenea della maggioranza a politiche di rispetto e promozione delle identità distinte.
La Romania ha capito che la diversità culturale – il multiculturalismo e l’interculturalismo – rappresentano valori essenziali della democrazia, delle società basate su rispetto, su convivenza pacifica, ha sottolineato Bogdan Aurescu. Stando al ministro, la Romania non solo appoggia la protezione dell’identità delle minoranze nazionali, ma anche il loro impegno nel processo decisionale sulla società romena nel suo insieme.
La Romania è riuscita a creare un autentico modello interculturale di interazione tra la maggioranza e la minoranza. E’ un modello che mette in valore la diversità culturale, è un modello che sicuramente va perfezionato anche d’pora in avanti, anche per quanto riguarda la sua applicazione, il suo quadro ma che supera in molte delle sue componenti gli standard europei attuali in materia di tutela delle minoranze nazionali, ha detto il ministro.
Il modello di interculturalismo promosso dalla Romania risponde pienamente sia alla necessità di conservare e affermare l’essenzia identitaria – etnica, linguistica, culturale, religiosa, che all’aspirazione di definire uno spazio culturale integrativo, tollerante, basato sul dialogo interetnico, sulla conoscenza e il rispetto reciproco. Nell’opinione di Bucarest, lo scopo delle politiche nel campo delle minoranze nazionali è doppio: proteggere l’identità specifica delle persone appartenenti alle minoranze nazionali e assicurare la convivenza armoniosa tra maggioranza e minoranze e la tra le minoranze stesse.
Così, l’attenzione si rivolge non solo alla necessità di promuovere e proteggere l’identità specifica alle persone appartenenti alle minoranze nazionali, ma anche alla necessità della loro integrazione nelle società di cui fanno parte, e le politiche così definite contribuiscono alla creazione di società tolleranti, basate sul dialogo interculturale, che previene il conflitto.