Romania, lieve calo dell’inflazione
A febbraio, il tasso di inflazione annuale in Romania è arrivato al 7,2%.
Roxana Vasile, 14.03.2024, 12:18
Secondo i dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica, il tasso annuo d’inflazione in Romania è leggermente sceso dal 7,4% a gennaio al 7,2% a febbraio. Gli economisti spiegano che ciò significa semplicemente che i prezzi non aumentano più a un ritmo così accelerato come prima, ma nei negozi rimangono altrettanto elevati rispetto al potere d’acquisto della popolazione. Sempre le statistiche indicano che, in Romania, i prezzi registrano l’inflazione più alta dell’Unione Europea, dove la media è di circa il 3%. Nella Repubblica Ceca, ad esempio, l’inflazione è scesa sotto il 3% a febbraio, nella confinante Ungheria è al 3,7%, mentre la Polonia eliminerà l’aliquota 0 dell’IVA a partire dal mese prossimo, alla luce dell’inflazione inferiore alle aspettative.
In Romania, invece, i prezzi dei generi alimentari rimangono a un livello elevato e le tariffe dei servizi registrano una tendenza al rialzo. A febbraio, rispetto al mese precedente, i prezzi dei beni non alimentari sono aumentati di più, in media, seguiti dalle tariffe dei servizi e dai prezzi dei generi alimentari. Il mese scorso, rispetto al precedente, sono stati osservati rincari significativi delle patate, una volta la verdura più economica: l’aumento è di quasi il 4,9%. Ma anche le altre verdure, sia fresche che in scatola, hanno registrato aumenti di prezzo in media di oltre il 3,4%.
Lo stesso vale per la frutta fresca, con prezzi superiori di circa il 4,7%, per i detersivi – quasi il 3, e tra i servizi, quelli relativi agli abbonamenti di trasporto del 2,6%, seguiti dai servizi idrici integrati e raccolta rifiuti di circa il 2%. In calo, invece, a febbraio rispetto a gennaio, le tariffe dei servizi aerei – oltre il 17% e il prezzo del burro – più del 9%. Negli ultimi 12 mesi, nel top dei rincari si sono piazzati i servizi postali, con incrementi medi superiori al 26,6%, e i detersivi, con quasi il 24%, seguiti dai servizi idrici, fognari, raccolta rifiuti, e dai servizi e articoli di igiene, cosmetici e medicali.
Alla fine del 2023, il tasso di inflazione era pari al 6,6%. Come aveva anticipato anche la Banca Centrale di Romania, a gennaio 2024 è salito al 7,4%, dopodiché, durante il corrente anno, dovrebbe riprendere una graduale diminuzione. L’aumento è stato determinato dalla crescita e dall’introduzione, a gennaio, di alcune tasse e imposte indirette al fine di proseguire il risanamento di bilancio, mentre la successiva diminuzione del tasso di inflazione avrà, come fonti principali, fattori legati all’offerta – ad esempio, le correzioni al ribasso delle quotazioni delle materie prime agroalimentari e del greggio, nonché la dinamica decrescente dei prezzi all’importazione. La Banca Centrale prevede un’inflazione del 4,7% per la fine di quest’anno e del 3,5% per quella del 2025.