Romania, Legge sull’offshore entrata in vigore
La Romania può dare il via allo sfruttamento del gas nel Mar Nero, ora che la Legge sull’offshore, che disciplina questo tipo di operazioni, è stata promulgata dal presidente Klaus Iohnannis. La normativa prevede che la Romania avrà priorità nell’estrazione dei giacimenti, e il profitto sarà diviso tra lo Stato romeno, che incasserà il 60%, e gli investitori – 40%. Le prime estrazioni sono previste a giugno, tramite il progetto svolto a Midia dalla compagnia Black Sea Oil&Gas. Le stime indicano che un miliardo di metri cubi saranno forniti annualmente grazie a questo sfruttamento, coprendo il 10% del fabbisogno in Romania.
Ştefan Stoica, 26.05.2022, 10:44
La Romania può dare il via allo sfruttamento del gas nel Mar Nero, ora che la Legge sull’offshore, che disciplina questo tipo di operazioni, è stata promulgata dal presidente Klaus Iohnannis. La normativa prevede che la Romania avrà priorità nell’estrazione dei giacimenti, e il profitto sarà diviso tra lo Stato romeno, che incasserà il 60%, e gli investitori – 40%. Le prime estrazioni sono previste a giugno, tramite il progetto svolto a Midia dalla compagnia Black Sea Oil&Gas. Le stime indicano che un miliardo di metri cubi saranno forniti annualmente grazie a questo sfruttamento, coprendo il 10% del fabbisogno in Romania.
Sin dal via libera della Camera dei Deputati alla normativa, il ministro dell’Energia liberale, Virgil Popescu, ha valutato che i nuovi provvedimenti garantiscono stabilità, prevedibilità e un ambiente fiscale amichevole per gli investitori, nonchè un prezzo più basso del gas per i consumatori casalinghi. La legge prevede un insieme di misure riguardanti la stabilità del regime fiscale e le royalties petrolifere, nonchè l’eliminazione della tassazione supplementare dei redditi per i prezzi di vendita dai quali gli investitori non ricavano sovraprofitto.
Per tutta la durata dello svolgimento degli accordi riguardanti i perimetri petroliferi offshore e deep onshore, i loro titolari hanno il diritto di vendere liberamente gli idrocarburi prodotti dai rispettivi perimetri ai prezzi e nelle quantità da essi determinati, ai sensi della legislazione nazionale ed europea vigente. Per eccezione, il Governo, su proposta del Ministero dell’Energia, può imporre restrizioni temporanee sia al prezzo che alla vendita delle quantità necessarie al consumo dei clienti domestici e ai produttori di energia termica destinata alla popolazione.
Uno dei direttori della Romgaz, compagnia a capitale a maggioranza statale, ha dichiarato alla Bloomberg che la Romania potrebbe accelerare il suo primo progetto di trivellazione nelle acque a grande profondità del Mar Nero, in seguito alla crisi del gas naturale in Europa. La Romgaz è partner nel progetto Neptun Deep. La compagnia, che ha assunto di recente da ExxonMobil la sua partecipazione del 50% nel Neptun Deep, ha indicato la possibilità che l’operatore del progetto, il gruppo petrolifero OMV Petrom SpA, rivaluti lo sviluppo del progetto in seguito alla crescita dei prezzi dell’energia e dei costi di costruzione.
Pur se la Petrom abbia l’ultima parola, da operatore del Neptun Deep, i partner esaminano la possibilità di contare di più sull’infrastruttura esistente nel Mar Nero e dividere il progetto in due o persino tre fasi, per fornire al più presto il gas sul mercato, ha detto ancora il direttore della Romgaz. La produzione del Neptun non dovrebbe partire più tardi del 2026. E’ la stima iniziale dei piani Exxon, ma forse c’è un modo per velocizzare le cose, poichè sappiamo quanto è necessario avere gas europeo, ha aggiunto il direttore della compagnia. Dopo l’adozione della Legge offshore, la Romgaz e la Petrom dovrebbero prendere una decisione finale relativa agli investimenti nel progetto Neptun Deep entro la fine del 2022.