Romania – Italia: il premier Paolo Gentiloni a Bucarest
Un’occasione per rafforzare le già eccellenti relazioni tra la Romania e l’Italia: così ha definito il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, la sua visita ufficiale, oggi, a Bucarest. I rapporti bilaterali, la comunità romena in Italia e quella italiana in Romania, i temi europei, tra cui le prospettive del dopo Brexit e la migrazione, e di attualità internazionale sono stati altrettanti aspetti affrontati dal Presidente del Consiglio con la collega romena Viorica Dancila e con il capo dello stato Klaus Iohannis.
Una visita svoltasi in un momento simbolico, nel 20/o anniversario del Partenariato Strategico tra i due Paesi e del decimo del Partenariato Strategico Consolidato, ha sottolineato la premier romena in dichiarazioni congiunte con il Presidente del Consiglio, ricordando che nel 2017 l’interscambio Romania – Italia ha sfiorato i 14 miliardi di euro.
Da parte sua, il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha espresso l’interesse dell’Italia per investimenti nell’agricoltura, nell’innovazione tecnologica, nella difesa e in tanti altri settori strategici, ricordando che le relazioni sono rafforzate dalla presenza romena in Italia, che conta circa 1,3 milioni di persone, e dalla consistente comunità italiana di Romania.
Iuliana Sima Anghel, 19.04.2018, 17:33
L’ottima relazione romeno-italiana si esprime sotto tanti profili – politico, economico, posizioni simili o identiche su moltissime questioni di politica europea e internazionale, ha detto, da parte sua, il presidente Klaus Iohannis, in dichiarazioni congiunte con Paolo Gentiloni. Un incontro che ha dato spazio ad un ottimo dialogo su temi europei di comune interesse, ha detto il capo dello stato romeno, congratulandosi con il premier italiano per gli ottimi risultati nel controllo della migrazione nel Mediterraneo.
Viviamo in un momento di qualche incertezza e difficoltà sulla strada che prenderà l’Europa, ha detto, dal canto suo, Paolo Gentiloni, al termine dell’incontro con Klaus Iohannis. Il premier italiano ha espresso allo stesso tempo la fiducia che, grazie anche al ruolo del presidente e del governo di Bucarest, il semestre di presidenza romena del Consiglio dell’UE, che partirà dal 1 gennaio 2019, possa dare un contributo a ravvicinare le diverse posizioni e a impostare nel modo giusto le discussioni sul quadro finanziario pluriennale dell’UE. Italia e Romania sono due Paesi convintamente europeisti e impegnati nella NATO, ha aggiunto il premier italiano.