Romania-Germania: stagionali, dichiarazione d’intento congiunta tra i ministri del Lavoro
Decine di stagionali romeni hanno protestato ieri davanti al Consolato di Romania a Bonn, scontenti di aver ricevuto pochi soldi o niente per il lavoro svolto sui campi agricoli in Germania, il che li mette anche nell’impossibilità di rientrare in Patria. La Germania è solo una delle destinazioni occidentali degli stagionali romeni. Ad esempio, in una notte all’inizio di aprile, in pieno stato di emergenza in Romania, circa 2000 sono partiti a raccogliere asparagi in Germania, dove hanno lamentato le difficili condizioni di vita e lavoro. Non è stato ancora accertato se la partenza è stata agevolata dalle autorità o se ognuno è partito per conto suo da Suceava, a quel momento in quarantena, per arrivare in Germania, senza l’osservanza delle misure di protezione e con i documenti sistemati individualmente e non tramite agenzie di collocamento.
Roxana Vasile, 20.05.2020, 13:21
Ascoltata di recente dal Parlamento di Bucarest, insieme al ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, la ministra del Lavoro, Violeta Alexandru, si è recata all’inizio della settimana a Berlino, per discutere con l’omologo federale Hubertus Heil e con la ministra dell’Alimentazione e dell’Agricoltura, Julia Klockner. Violeta Alexandru ha incoraggiato i lavoratori a segnalare le violazioni dei propri diritti. Da parte sua, Hubertus Heil ha definito come inaccettabile i contagi di massa in alcuni mattatoi tedeschi in cui lavorano cittadini romeni, situazione di cui si è anche detto vergognato, spiegando che i lavoratori romeni devono avere lo stesso diritto a protezione sociale, sicurezza e salute sul lavoro come i tedeschi. I ministri Violeta Alexandru e Hubertus Heil hanno anche firmato una dichiarazione d’intento congiunta che prevede l’intensificazione della cooperazione in materia di mercato del lavoro e politiche sociali.
Intanto, su iniziativa dell’opposizione socialdemocratica, gli Uffici permanenti riuniti della Camera dei Deputati e del Senato di Bucarest hanno approvato l’istituzione di una commissione d’inchiesta per accertare le eventuali sregolatezze sugli spostamenti degli stagionali all’estero in piena pandemia. La Romania è il principale fornitore di lavoratori agricoli nell’Europa occidentale, il che ha scatenato in questo periodo delicato un’ampia operazione di lobby delle organizzazioni padronali dei rispettivi Paesi presso i propri governi e pratiche diplomatiche presso il Governo romeno. Con i collegamenti aerei sospesi tra la Romania e numerosi stati dell’UE, circa 30.000 romeni si sono annoverati tra i pochi andati nell’Occidente a lavorare nell’agricoltura.