Romania-FMI: concluso con successo il secondo accordo stand-by
Lungo gli anni, la Romania ha ricorso, all’occorenza, ai programmi di prestiti del Fondo Monetario Internazionale. L’ultimo accordo stand-by con l’ente finanziario internazionale è stato firmato nella primavera del 2011, a continuazione di quello iniziato nel 2009, e doveva concludersi lo scorso marzo. Però il board del FMI ha approvato la richiesta delle autorità di Bucarest che fosse prorogato di tre mesi, fino a fine giugno, di modo che il Governo abbia il tempo necessario per diminuire gli arretrati e adottare misure per il miglioramento della gestione delle compagnie statali. Il 26 giugno, il FMI ha dato l’ok alle ultime due valutazioni dell’accordo con la Romania, mettendo a disposizione del nostro Paese anche l’ultima tranche, per un valore di 520 milioni di euro. Va menzionato che l’accordo stand-by di cinque miliardi di euro è di tipo preventivo, ma finora Bucarest non ha utilizzato questi fondi.
România Internațional, 27.06.2013, 13:55
Lungo gli anni, la Romania ha ricorso, all’occorenza, ai programmi di prestiti del Fondo Monetario Internazionale. L’ultimo accordo stand-by con l’ente finanziario internazionale è stato firmato nella primavera del 2011, a continuazione di quello iniziato nel 2009, e doveva concludersi lo scorso marzo. Però il board del FMI ha approvato la richiesta delle autorità di Bucarest che fosse prorogato di tre mesi, fino a fine giugno, di modo che il Governo abbia il tempo necessario per diminuire gli arretrati e adottare misure per il miglioramento della gestione delle compagnie statali. Il 26 giugno, il FMI ha dato l’ok alle ultime due valutazioni dell’accordo con la Romania, mettendo a disposizione del nostro Paese anche l’ultima tranche, per un valore di 520 milioni di euro. Va menzionato che l’accordo stand-by di cinque miliardi di euro è di tipo preventivo, ma finora Bucarest non ha utilizzato questi fondi.
La Romania ha concluso con successo il secondo accordo stand-by con il Fondo, però registra una crescita economica debole e permangono ancora dei rischi per l’economia. Lo ha affermato il vicedirettore del FMI, Nemat Shafik, richiamando inoltre l’attenzione sul fatto che le riforme strutturali sono essenziali per la realizzazione del potenziale di crescita della Romania e per la creazione di posti di lavoro, e che la continuazione della disciplina finanziaria è fondamentale per la stabilità macroeconomica. Allo stesso tempo, il Fondo Monetario Internazionale ricorda che l’aggiustamento fiscale significativo dopo il 2009 ha permesso alla Romania di uscire, a giugno, dalla procedura di deficit eccessivo dell’UE. Il Fondo ha notato l’adempimento da parte della Romania a tutti gli obiettivi importanti. Lo ha dichiarato il ministro con delega al Bilancio, Liviu Voinea, sottolineando che è un segnale che arriva in un momento ottimo sul mercato internazionale, e di cui la Romania aveva bisogno.
Tra i target previsti nell’accordo stand-by con il FMI si sono annoverati anche la diminuzione degli arretrati del bilancio statale e la privatizzazione della Divisione Merci delle Ferrovie Romene, una delle compagnie statali con grosse perdite e debiti. Una volta portato a buon fine l’ultimo accordo con il Fondo, le autorità di Bucarest pensano già alla firma di uno nuovo. L’ex rappresentante della Romania presso il FMI, Mihai Tănăsescu, attuale vicepresidente della Banca Europea per gli Investimenti, ritiene che una nuova intesa con il FMI sia a vantaggio della Romania.
Sono convinto che un nuovo partenariato con il FMI sarà un’ancora di stabilità per l’economia romena e potrà determinare un acceleramento delle riforme strutturali”, ha detto Tănăsescu.
Il ministro delle Finanze, Daniel Chiţoiu, ha annunciato che le autorità romene contatteranno a luglio i rappresentanti del FMI per stabilire la data della visita in Romania, per la firma di un nuovo accordo.