Romania e piena adesione a Schengen
La Romania desidera l’abolizione dei controlli alle frontiere terrestri nello spazio Schengen.
Leyla Cheamil, 19.04.2024, 10:56
Il 31 marzo, la Romania e la confinante Bulgaria sono entrate parzialmente nell’area di libera circolazione, dopo che il Consiglio Giustizia e Affari Interni dell’UE aveva precedentemente deciso l’eliminazione dei controlli alle frontiere aeree e marittime tra i due Stati e gli altri paesi Schengen. Queste misure sono state possibili perché l’Austria, l’ultimo paese comunitario ad opporsi, ha revocato il veto. In questo spazio esiste una sola frontiera esterna, dove i controlli vengono effettuati secondo una serie di regole chiare in termini di visti, migrazione, asilo, nonché misure relative alla cooperazione di polizia, giudiziaria o doganale.
Presente alla riunione straordinaria del Consiglio Europeo svoltasi questa settimana a Bruxelles, il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha sottolineato la necessità di eliminare ogni ostacolo al funzionamento del mercato unico, quale pilastro della competitività, anche in rapporto alle quattro libertà di circolazione. Questo aspetto, ha spiegato il presidente, è particolarmente importante nel contesto del processo di adesione della Romania a Schengen e degli sforzi per eliminare i controlli alle frontiere terrestri. D’altronde, una relazione richiesta dal Consiglio menziona la necessità della piena integrazione di Romania e Bulgaria nello spazio Schengen, come misura che darà impulso al mercato unico.
Intanto, a Sofia, il ministro dell’Interno romeno, Cătălin Predoiu, e la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, hanno partecipato a un incontro con il ministro dell’Interno bulgaro, Kalin Stoyanov, dedicato all’ingresso dei due Paesi in Schengen. Cătălin Predoiu ha dichiarato che sia la Romania che la Bulgaria sono preparate in vista dell’eliminazione dei controlli alle frontiere terrestri. Il ministro ha ricordato che tutte le misure per combattere la criminalità organizzata e l’immigrazione clandestina alle frontiere interne sono state discusse in dettaglio.
Da parte sua, la commissaria Ylva Johansson, ha auspicato che quest’anno venga stabilita una data precisa per la piena adesione di Romania e Bulgaria all’area di libera circolazione, come proposto dalla Commissione Europea, precisando che il tema sarà discusso nel Consiglio Giustizia e Affari Interni, che si svolgerà a metà giugno. “Abbiamo avuto uno scambio di opinioni molto costruttivo, durante il quale i due ministri, Stoyanov e Predoiu, hanno parlato dei miglioramenti apportati sia in Bulgaria che in Romania”, ha dichiarato la commissaria europea. Ylva Johansson ha inoltre sottolineato di aver notato, attraverso varie missioni e valutazioni della Commissione, che i due paesi sono, in effetti, ancora più preparati a soddisfare tutti i requisiti di Schengen rispetto ad alcuni degli altri stati membri, grazie a tutti gli sforzi compiuti nella loro frontiere esterne.