Romania e garanzie di sicurezza
La Romania continua a rafforzare la sua difesa nazionale, alla luce della situazione di sicurezza nella regione.
Daniela Budu, 23.05.2024, 11:30
Il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato ieri che non esiste alcuna minaccia diretta per la Romania e che non ha alcun segnale o indicazione che esistesse alcun pericolo di attacchi o altri eventi indesiderati contro la Romania. È molto importante capire che non siamo soli, siamo insieme ai nostri alleati e affrontiamo molto bene ogni situazione, ha dichiarato il capo dello stato.
“Non esiste alcuna minaccia diretta. Da tutte le informazioni che ho, posso dirvi che la Romania è un paese sicuro. I romeni non devono avere paura, ma dobbiamo essere sempre preparati agli imprevisti. Non è il caso di farsi prendere dal panico o di pensare che la Romania sia in qualche modo minacciata. Oggi la Romania beneficia delle più importanti garanzie di sicurezza che abbiamo mai avuto”, ha dichiarato il presidente.
Klaus Iohannis si è dichiarato riservato riguardo all’eventuale trasferimento di un sistema Patriot in Ucraina, spiegando che si tratta di una questione che deve essere discussa con gli specialisti dell’esercito e decisa nel Consiglio Supremo di Difesa. Cedere il sistema di difesa Patriot all’esercito ucraino è, secondo il capo dello stato, una questione ancora delicata, lungi dall’essere risolta.
“Non è semplice. Non accetto di nessuna maniera che la Romania rimanga senza difesa antimissile e senza difesa antiaerea. Quindi, nella misura in cui, alla fine, si cede qualcosa, la Romania deve ricevere qualcos’altro, altrimenti non si farà nulla”, ha sottolineato Klaus Iohannis.
Sempre ieri, il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Gheorghiţă Vlad, ha affermato che la Romania deve accelerare la dotazione delle forze di difesa, nel contesto della situazione di sicurezza nella regione. Il Ministero della Difesa sta valutando l’ipotesi di una possibile escalation degli attuali conflitti militari, sostiene il generale, richiamando l’attenzione sulla necessità di aumentare la capacità di reazione dell’esercito attraverso nuove dotazioni ed equipaggiamenti militari.
“Le previsioni che facciamo per la realtà di domani includono sviluppi e scenari, alcuni dei quali indicano la probabilità di un’escalation dei conflitti, compresi quelli di natura militare. Per ridurre questa probabilità, continuiamo a fare affidamento sull’effetto deterrente generato da una capacità difensiva credibile, sia a livello nazionale che alleato. Ecco perchè continuiamo a premere l’acceleratore per rafforzare l’istituzione di difesa nazionale e consolidare la postura della NATO di deterrenza e difesa”, ha spiegato Gheorghiţă Vlad.
Siamo in un tempo di pace, aggiunge il generale, ma la realtà attuale è segnata da complesse sfide alla sicurezza. In questo contesto, nella regione del Mar Nero, così come nell’intero fianco orientale alleato, la Romania si concentra sull’intensificazione dell’addestramento multinazionale e congiunto, nonchè sull’aumento dell’interoperabilità delle strutture e delle capacità. In questo momento, per l’Esercito della Romania, gli investimenti, le nuove tecnologie e gli equipaggiamenti sono e continueranno ad essere una grande priorità, ha concluso il generale Gheorghiţă Vlad.