Romania e fondi europei
La Commissione Europea propone una crescita del 10% degli stanziamenti per Romania, Bulgaria e Grecia nellesercizio 2021-2027. Lo ha annunciato ieri la commissaria per la Politica regionale, Corina Cretu, intervenendo ad una conferenza sulla politica di coesione, in base alla quale vengono concessi i fondi destinati allo sviluppo delle regioni e dei Paesi separati da grandi divari dalla media europea. La Cretu ha richiamato nuovamente lattenzione sul fatto che le autorità romene non accedono ai soldi resi disponibili da Bruxelles per grossi progetti di infrastruttura, trasporto o sanità. Nellattuale quadro finanziario pluriennale, la Romania ha perso tra 1,8 e 2 miliardi di euro dai 19,5 miliardi stanziati. Compresi anche i fondi destinati allagricoltura, alla Romania spettano complessivamente 31 miliardi di euro, ha aggiunto Corina Cretu.
“E molto importante che i cittadini europei sappiano cosa è stato fatto di questi fondi in ogni singolo Paese e cosa si può fare nel futuro, soprattutto perchè abbiamo a che fare con un linguaggio antieuropeo, che sta diventando sempre più forte. Credo che la Romania non si possa permettere il lusso nemmeno per idea di pensare a uscire dallUE, soprattutto ora che ha davanti il suo semestre di presidenza, che le offrirà la possibilità – da leader dellUnione – di cambiare le cose in meglio dallinterno”, ha detto Corina Cretu.
Sempre ieri, la commissaria ha incontrato la premier Viorica Dancila e le ministre dei Fondi europei e della Salute, Rovana Plumb e Sorina Pintea. Corina Cretu ha spiegato di aver voluto sapere se il governo di Bucarest desidera ancora utilizzare i fondi di Bruxelles per edificare ospedali regionali a Cluj (nord-ovest), Iasi (est) e Craiova (sud), oppure se le strutture verranno costruite in partenariato pubblico-privato. Il governo precisa in un comunicato che, nel corso dei colloqui, sono state identificate anche le soluzioni per la costruzione dei tre grandi ospedali. Discusso anche il tema dellassorbimento dei fondi europei nellinfrastruttura di trasporto, in riferimento al quale Corina Cretu ha espresso il pieno sostegno alla Romania.
E stato il primo incontro della commissaria UE con le autorità di Bucarest dopo aver affermato questo mese di avvertire come un insulto la mancanza di progetti infrastrutturali per i quali la Romania potrebbe ricevere fondi comunitari. Socialdemocratica appoggiata dallex leader e premier PSD Victor Ponta per ottenere questa carica a Bruxelles, Corina Cretu era diventata estremamente acida nei confronti del governo attualmente presieduto da Viorica Dancila. Le speculazioni mediatiche hanno attribuito a motivi politici le relazioni fredde tra la commissaria e i colleghi del Paese. Lanno prossimo scadrà il suo mandato e il partito non le avrebbe nemmeno proposto di candidarsi sulle proprie liste alle elezioni europee in programma a maggio prossimo.
Bogdan Matei, 30.10.2018, 13:43
La Commissione Europea propone una crescita del 10% degli stanziamenti per Romania, Bulgaria e Grecia nellesercizio 2021-2027. Lo ha annunciato ieri la commissaria per la Politica regionale, Corina Cretu, intervenendo ad una conferenza sulla politica di coesione, in base alla quale vengono concessi i fondi destinati allo sviluppo delle regioni e dei Paesi separati da grandi divari dalla media europea. La Cretu ha richiamato nuovamente lattenzione sul fatto che le autorità romene non accedono ai soldi resi disponibili da Bruxelles per grossi progetti di infrastruttura, trasporto o sanità. Nellattuale quadro finanziario pluriennale, la Romania ha perso tra 1,8 e 2 miliardi di euro dai 19,5 miliardi stanziati. Compresi anche i fondi destinati allagricoltura, alla Romania spettano complessivamente 31 miliardi di euro, ha aggiunto Corina Cretu.
“E molto importante che i cittadini europei sappiano cosa è stato fatto di questi fondi in ogni singolo Paese e cosa si può fare nel futuro, soprattutto perchè abbiamo a che fare con un linguaggio antieuropeo, che sta diventando sempre più forte. Credo che la Romania non si possa permettere il lusso nemmeno per idea di pensare a uscire dallUE, soprattutto ora che ha davanti il suo semestre di presidenza, che le offrirà la possibilità – da leader dellUnione – di cambiare le cose in meglio dallinterno”, ha detto Corina Cretu.
Sempre ieri, la commissaria ha incontrato la premier Viorica Dancila e le ministre dei Fondi europei e della Salute, Rovana Plumb e Sorina Pintea. Corina Cretu ha spiegato di aver voluto sapere se il governo di Bucarest desidera ancora utilizzare i fondi di Bruxelles per edificare ospedali regionali a Cluj (nord-ovest), Iasi (est) e Craiova (sud), oppure se le strutture verranno costruite in partenariato pubblico-privato. Il governo precisa in un comunicato che, nel corso dei colloqui, sono state identificate anche le soluzioni per la costruzione dei tre grandi ospedali. Discusso anche il tema dellassorbimento dei fondi europei nellinfrastruttura di trasporto, in riferimento al quale Corina Cretu ha espresso il pieno sostegno alla Romania.
E stato il primo incontro della commissaria UE con le autorità di Bucarest dopo aver affermato questo mese di avvertire come un insulto la mancanza di progetti infrastrutturali per i quali la Romania potrebbe ricevere fondi comunitari. Socialdemocratica appoggiata dallex leader e premier PSD Victor Ponta per ottenere questa carica a Bruxelles, Corina Cretu era diventata estremamente acida nei confronti del governo attualmente presieduto da Viorica Dancila. Le speculazioni mediatiche hanno attribuito a motivi politici le relazioni fredde tra la commissaria e i colleghi del Paese. Lanno prossimo scadrà il suo mandato e il partito non le avrebbe nemmeno proposto di candidarsi sulle proprie liste alle elezioni europee in programma a maggio prossimo.