Romania, alla cerca di un nuovo premier
Il governo di sinistra PSD — ALDE presieduto da Sorin Grindeanu è stato sacrificato dalla coalizione che lo aveva proposto, per motivi di inefficacia e ritardi non permessi nell’implementazione del programma di governo. Lunedì, i socialdemocratici saranno di nuovo i primi ad essere consultati dal presidente Klaus Iohannis per la formazione di un nuovo governo. Seguiranno i liberali, il principale partito dell’opposizione di centro-destra, poi l’USR, il PMP, l’UDMR e i rappresentanti delle minoranze nazionali. Questo week-end verranno stabilite le strategie per i colloqui con il presidente.
Ştefan Stoica, 23.06.2017, 13:15
Il governo di sinistra PSD — ALDE presieduto da Sorin Grindeanu è stato sacrificato dalla coalizione che lo aveva proposto, per motivi di inefficacia e ritardi non permessi nell’implementazione del programma di governo. Lunedì, i socialdemocratici saranno di nuovo i primi ad essere consultati dal presidente Klaus Iohannis per la formazione di un nuovo governo. Seguiranno i liberali, il principale partito dell’opposizione di centro-destra, poi l’USR, il PMP, l’UDMR e i rappresentanti delle minoranze nazionali. Questo week-end verranno stabilite le strategie per i colloqui con il presidente.
Il capo dello stato non rinuncia al criterio di integrità imposto alla persona che designerà come primo ministro. Deve essere — ha precisato il presidente — una persona integra, senza problemi penali, che lo convinca di avere la capacità di coordinare un governo e che sia sostenuta da una maggioranza parlamentare. Quindi, è ovvio che non potrà diventare premier neanche adesso il capo del PSD, Liviu Dragnea, il cui accesso alla carica di primo ministro è bloccato dalla condanna con sospensione per il tentativo di broglio al referendum organizzato nel 2012, per la destituzione del presidente Traian Băsescu.
Il futuro premier deve essere una persona corretta e responsabile, onesta e lungimirante, e il PSD sceglierà fra quattro varianti che corrispondono a tale profilo, diceva Dragnea. Il PSD e l’ALDE avrebbero già tracciato la lista del futuro governo, visto che non si aspettano a sorprese da parte del presidente. La vicepresidente PSD, Doina Pană, con una dichiarazione all’emittente pubblica: “Abbiamo un accordo di governo con l’ALDE e un accordo parlamentare con l’UDMR che non è scomparso. Certo che dovremo decidere sul nome della persona che la coalizione PSD – ALDE proporrà a Cotroceni come primo ministro, sono certa che ci sarà la conferma da parte del presidente, finora tutti i segnali dati dal presidente sono stati di stabilità e, successivamente, questo primo ministro dovrà scegliere chi farà parte della sua equipe di governo”.
Il PNL è del parere che le elezioni anticipate siano la migliore soluzione per uscire dall’attuale crisi. Il nuovo leader liberale, Ludovic Orban, ha ribadito fermamente la sua opposizione al PSD. Ludovic Orban: “Non parteciperemo a nessun tipo di negoziato per la formazione del nuovo governo con il PSD, voteremo contro ogni formula di governo di cui farà parte il PSD. Il PNL è pronto in qualsiasi momento ad assumersi la responsabilità del governo, ma vogliamo arrivare al governo onestamente e la formula preferita dai miei colleghi e quella delle elezioni anticipate”.
Pesante dal punto di vista procedurale e cronofaga, la variante delle anticipate è stata menzionata dopo che gli avversari della coalizione PSD — ALDE hanno notato che quest’ultima è riuscita a rimuovere il proprio governo solo con i voti di alcuni deputati delle minoranze nazionali, diverse da quella ungherese. Neanche l’USR desidera collaborare con il PSD, ma non rifiuterebbe di partecipare ad un futuro governo di coalizione formato assieme agli altri protagonisti politici. Cauta, l’UDMR non ha espresso una posizione in merito, però auspica che la crisi si risolva rapidamente e che sia insediato un governo politico. (tr. G.P.)