Romania, 20 anni nella NATO
Sono trascorsi due decenni da quando la Romania è diventata membro dell'Alleanza Nord Atlantica.
Mihai Pelin, 29.03.2024, 11:14
Al vertice di Praga svoltosi a novembre 2002, la NATO lanciava inviti all’adesione per sette stati: Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia e Slovenia. E il 29 marzo 2004, la Romania entrava ufficialmente a far parte dell’Alleanza Nord Atlantica, con la presentazione degli strumenti di ratifica al Dipartimento di Stato americano. Accanto al presidente americano George Walker Bush, tra i premier delle sette nazioni c’era anche quello della Romania, Adrian Năstase.
“Quando fu fondata l’Alleanza Nord Atlantica, i popoli di questi sette paesi erano prigionieri di un impero. Hanno subito una terribile tirannide, hanno lottato per la loro indipendenza e hanno conquistato la libertà con coraggio e perseveranza”, ha detto George Bush in una delle giornate più importanti nella storia della Romania. L’allora presidente degli Stati Uniti ribadiva con risolutezza la missione centrale della NATO, quella di difendere i suoi membri da ogni aggressione.
Recentemente, il vicesegretario generale della NATO, Mircea Goană, ha ricordato alla comunità romena di Washington D.C. le azioni di Bucarest verso l’adesione, sottolineando che, dopo il rifiuto dell’Alleanza nel 1997 di accogliere la Romania tra le sue fila, ha avviato, come giovane ambasciatore negli Stati Uniti, l’idea del Partenariato Strategico con gli Stati Uniti. Un partenariato che ha costantemente costruito il rapporto bilaterale con il più forte alleato della NATO e, dopo 7 anni di sforzi della nazione romena, di perseveranza e coraggio, la Romania aderiva ufficialmente alla NATO.
Assieme al Partenariato Strategico con gli Stati Uniti, firmato durante il mandato del presidente Emil Constantinescu (1996-2000), la cooperazione della Romania con la NATO durante la guerra in Jugoslavia è considerata un’altra tappa importante nel processo politico di adesione all’Alleanza Nord Atlantica – il principale garante della sicurezza del Paese. I valori della NATO, trasposti nella garanzia di pace, libertà e attaccamento ai valori della democrazia, sono i risultati più importanti di questa alleanza politico-militare. La membership NATO al confine orientale dell’organizzazione ha trasformato la Romania in un importante alleato per gli altri 31 membri. D’altronde, la NATO ha scelto la Romania per ospitare quattro delle sue importanti strutture, di cui tre di comando. Inoltre, a Deveselu (sud), gli Stati Uniti hanno collocato, nel 2016, una parte dello scudo antimissile americano successivamente integrato in quello della NATO.
Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia a febbraio 2022, l’Alleanza ha deciso di creare immediatamente un battlegroup anche in Romania. Allo stesso tempo, la NATO ha deciso di ampliare la base aerea militare di Mihail Kogălniceanu (sud-est), utilizzata intensamente dall’esercito americano durante le missioni in Afghanistan. Diventerà la più grande base dell’Alleanza in Europa e potrà ospitare permanentemente fino a 10.000 militari e le loro famiglie. Nel nuovo contesto geopolitico, lo sviluppo della base rafforza in questo modo il Fianco Orientale della NATO. Attualmente in Romania si trovano circa 5.000 militari alleati.