Rivoluzione ’89: 30/o anniversario celebrato al Parlamento Europeo
Il 22 dicembre ricorrono 30 anni dalla vittoria della Rivoluzione anticomunista in Romania. In quel giorno del 1989, sotto la pressione delle centinaia di migliaia di manifestanti, il dittatore Nicolae Ceausescu fuggiva in elicottero dalla sede del comitato centrale del partito comunista. Fermati e sottoposti ad un processo sommario, Ceausescu e la moglie sono stati giustiziati il 25 dicembre in una caserma di Targoviste, nel sud del Paese. La Romania fu l’unico Paese dell’Europa centro-orientale in cui il comunismo venne rimosso con spargimento di sangue, scatenato dal regime subito dopo lo scoppio della Rivoluzione a Timisoara, il 16 dicembre. Eppure, la maggioranza delle oltre mille persone uccise sono state vittime – dopo la fuga di Ceausescu – dei cosiddetti terroristi, la cui identità non è stata ancora accertata.
Bogdan Matei, 17.12.2019, 12:22
Il 22 dicembre ricorrono 30 anni dalla vittoria della Rivoluzione anticomunista in Romania. In quel giorno del 1989, sotto la pressione delle centinaia di migliaia di manifestanti, il dittatore Nicolae Ceausescu fuggiva in elicottero dalla sede del comitato centrale del partito comunista. Fermati e sottoposti ad un processo sommario, Ceausescu e la moglie sono stati giustiziati il 25 dicembre in una caserma di Targoviste, nel sud del Paese. La Romania fu l’unico Paese dell’Europa centro-orientale in cui il comunismo venne rimosso con spargimento di sangue, scatenato dal regime subito dopo lo scoppio della Rivoluzione a Timisoara, il 16 dicembre. Eppure, la maggioranza delle oltre mille persone uccise sono state vittime – dopo la fuga di Ceausescu – dei cosiddetti terroristi, la cui identità non è stata ancora accertata.
Ieri sera, la plenaria del Parlamento europeo ha ospitato a Strasburgo un dibattito dedicato al 30/o anniversario della Rivoluzione romena. E’ stata presentata, sempre in prima, anche una dichiarazione della Commissione Europea, che ha ricordato le violenze che hanno segnato la rivolta dei romeni e il loro tentativo di rimuovere il regime comunista oppressivo. La commissaria europea per i Trasporti, Adina Vălean, eurodeputata liberale romena dei Popolari Europei, ha presentato in plenaria la Dichiarazione dell’Esecutivo di Bruxelles, mettenno in risalto la necessità di rendere omaggio al sacrificio dei romeni e sottolineando che l’Europa deve vegliare affinchè a nessuna nazione accadano mai più simili vicende sanguinose.
E’ importante mantenere viva la memoria delle vicende avvenute allora, dello sforzo straordinario e del prezzo di sangue pagato dai romeni per la libertà. Credo sia importante e capisco che la plenaria del Parlamento Europeo adotterà anche una risoluzione. Tutti questi fatti sono riportati nella memoria collettiva dei politici – più nuovi o più vecchi – in quanto moltissimi eurodeputati di altri stati membri sono anche giovanissimi. Un simile dibattito e un simile ricordo sono fatti positivi, in quato i pericoli della dittatura, del populismo, dell’attacco ai fondamenti della democrazia non scompaiono mai, e allora i politici devono ricordare sempre e agire insieme per difendere tutti noi da un possibile futuro che potrebbe rassomigliare al passato dei romeni, ha dichiarato la commissaria europea Adina Vălean in esclusiva a Radio Romania Internazionale.
Da parte sua, l’eurodeputata PSD Carmen Avram ha fatto riferimento a Radio Romania Internazionale al documento che il Parlamento comunitario dovrebbe adottare giovedì. Una risoluzione che sollecita l’accertamento della verità su quanto è accaduto alla Rivoluzione del 1989. Sono, comunque, passati 30 anni e per noi, come Paese, è vergognoso non avere certe risposte. E’ inammissibile essere in 20 milioni di romeni e avere 20 milioni di varianti sulla Rivoluzione, dal momento che ognuno ha costruito il proprio scenario in mancanza della verità. E’ molto importante che oggi si parla della Rivoluzione romena, questa risoluzione sarà votata e spero che la situazione della Romania sia riportata davanti agli europei, così da essere più attenti a quanto accade nel proprio Paese e sul continente. In particolare, facendo seguito a questa risoluzione, noi dovremmo portare in discussione anche l’istruzione nelle scuole, per vedere se è sufficiente per quanto riguarda il regime comunista e la rivoluzione, oppure se dobbiamo fare qualcosa di più e insistere di più quando si tratta del nostro passato recente, ha dichiarato l’eurodeputata Carmen Avram.
Il 30/o anniversario della Rivoluzione è stato ricordato con una seduta festiva anche dal Parlamento di Bucarest. Insediato alla fine della seconda Guerra Mondiale dalle truppe sovietiche che avevano occupato la Romania, il regime comunista è stato condannato ufficialmente nel 2006 come illegittimo e criminale, dopo che, per quasi mezzo secolo, ha provocato almeno 600.000 vittime, secondo gli storici.