Rivendicazioni nel settore educativo
Leyla Cheamil, 25.05.2016, 15:13
I negoziati tra il Governo e i sindacati del settore
insegnamento sul tema degli stipendi continueranno, dopo la recente proposta
dell’Esecutivo, di un aumento salariale ai
docenti del 10% a partire dal mese di agosto dell’anno prossimo.
Sono anni che i professori romeni chiedono stipendi più
alti, ma le loro sollecitazioni raramente si trovano tra le priorità del
governo. Pochi insegnanti si sentono ancora motivati a continuare il loro
mestiere e a fare performance. Molti dei giovani, delusi a causa degli stipendi
troppo bassi, rinunciano all’insegnamento e scelgono altri settori, anche se
amano questo mestiere, affatto facile. Ecco il motivo per cui, bisogna
stimolarli, perché sono loro che formano le future generazioni e i professori
poveri, preoccupati di assicurarsi un tenore di vita decente, non possono fare
performance.
Ora, dopo un nuovo round di negoziati, i sindacati dell’educazione
hanno rifiutato le proposte dell’Esecutivo relative alle somme destinate al
settore. Secondo le loro stime, il Governo dovrebbe stanziare circa 500 milioni
di lei quest’anno per gli aggiustamenti retributivi nel settore insegnamento.
Dopo l’incontro con i rappresentanti del governo, il
presidente della Federazione Sindacale Educativa, Marius Nistor, ha precisato
che non è accettabile la proposta di aggiustamento degli stipendi dei docenti
solo a cominciare dall’anno prossimo: Tutti
gli aggiustamenti vanno effettuati il prima possibile. Non si deve aspettare il
2017. Per quanto riguarda invece gli aumenti salariali che trasformino
veramente il sistema educativo in uno motivante, andrebbe affrontata la legge
sulla retribuzione unitaria, con prospettive molto chiare, dal punto di vista
dell’aumento salariale anche nel settore educativo, dunque sono cose diverse. L’ordinanza
risolve le disfunzionalità, la legge sulla retribuzione unitaria risolve gli
aumenti salariali, ha ribadito il leader sindacale.
Marius Nistor ha annunciato che, nel caso in cui al
prossimo incontro non potrà esssere concordata una soluzione, il 1 giugno sarà
organizzata una marcia di protesta a Bucarest.
Dal canto suo, il ministro del Lavoro, Dragoş Pîslaru, afferma
che l’applicazione dell’ordinanza sugli aggiustamenti retributivi
nell’insegnamento dal 1 gennaio dell’anno prossimo, implica uno sforzo
finanziario di 800 milioni di lei. Il ministro dice che non si tratta di
aumenti salariali, ma dell’eliminazione delle differenze: Ricordo che discutiamo di un’ordinanza che
punta su aggiustamenti e sull’individuazione di una griglia retributiva equa,
che non presuppone necessariamente una crescita salariale. La percentuale del
10% portata in discussione, che, infatti, è del 9,4%, è una media di aumento
della massa salariale, però l’essenza dell’ordinanza e della griglia nel
settore istruzione sono le correzioni e i riassestamenti nella griglia retributiva. Cosi, il ministro romeno del Lavoro.
Dopo che sarà risolta la questione degli stipendi nel
settore sanitario, la prossima priorità del governo sarà l’istruzione – ha
promesso il premier Dacian Cioloş.