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Riunione per l’Ucraina a Parigi

Il presidente francese ha dichiarato che non è da escludere l'invio di truppe occidentali in Ucraina, perché la Russia deve perdere la guerra.

foto: presidency ro
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, 28.02.2024, 11:27

Il vertice organizzato a Parigi dal presidente francese Emmanuel Macron si annunciava come uno dei tanti degli ultimi due anni incentrati sul sostegno occidentale all’Ucraina, che si trova in un momento critico nella sua guerra di difesa contro la Russia. E fino a un certo punto è stato così. Ha partecipato anche il presidente romeno Klaus Iohannis e l’Amministrazione Presidenziale di Bucarest precisava che i leader presenti nella capitale francese hanno ribadito la ferma condanna delle azioni della Russia, hanno espresso il loro sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina e, in ugual misura, hanno riconfermato la necessità di continuare il sostegno militare a Kiev, sia europeo che bilaterale.

Niente di insolito, quindi, rispetto al rituale ormai consolidato delle conferenze sul tema Ucraina, solo che, al termine del conclave di Parigi, il padrone di casa, Emmanuel Macron, ha dichiarato che l’invio di truppe occidentali sul campo in Ucraina non è da escludere in futuro, affinché l’Occidente si assicuri della sconfitta della Russia. “Oggi non c’è consenso sull’invio di truppe di terra in modo ufficiale, scontato e approvato. Ma nella dinamica non è da escludere nulla. Faremo tutto il necessario affinché la Russia non possa vincere questa guerra”, ha dichiarato il capo dello stato francese. Non ha voluto fornire ulteriori dettagli sulla posizione della Francia su questo tema, invocando quella che ha definito una “ambiguità strategica”, da lui assunta.

Ma ha continuato l’idea: “Molte persone che oggi dicono ‘mai’ sono le stesse che due anni fa dicevano ‘mai carri armati, mai aerei, mai missili a lunga gittata’. Dobbiamo avere la modestia di constatare che spesso siamo stati in ritardo di sei fino a dodici mesi. Questo era l’obiettivo del dibattito di stasera: tutto è possibile se è utile per raggiungere il nostro obiettivo”. Il presidente francese ha annunciato che gli alleati dell’Ucraina creeranno una coalizione per fornire a questo paese missili a media e lunga gittata.

Ma la NATO e l’Unione Europea si sono affrettate a negare qualsiasi intenzione di inviare truppe in Ucraina. I rappresentanti delle principali organizzazioni occidentali hanno affermato che gli ucraini ricevono aiuti militari da parte loro e dai paesi membri, ma non è previsto l’invio di truppe sul fronte in Ucraina. Anche il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha escluso la possibilità che i paesi membri dell’UE e della NATO inviino truppe di terra in Ucraina. Scholz ha detto che la Germania è il paese europeo che sostiene di più l’Ucraina e rimarrà tale, senza però diventare parte del conflitto, direttamente o indirettamente.

Il governo britannico, da parte sua, ha dichiarato di non avere alcun piano di dispiegare truppe in Ucraina, a parte un piccolo numero di consiglieri che sono lì per fornire supporto all’esercito ucraino. Spagna, Italia, Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca hanno escluso qualsiasi intenzione di inviare truppe da combattimento sul fronte. A Mosca, il portavoce della presidenza ha ammonito che l’invio di militari dai paesi membri della NATO in Ucraina significherebbe un conflitto tra la Russia e l’Alleanza.

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