Riunione CPE a Budapest
I leader europei hanno discusso a Budapest delle attuali sfide alla sicurezza che l’Europa si trova ad affrontare, nonché della migrazione e della sicurezza economica.
Daniela Budu, 08.11.2024, 16:47
I leader europei si sono incontrati a Budapest per discutere delle sfide alla sicurezza che l’Europa deve affrontare, con particolare attenzione alla situazione in Ucraina, nonché alla migrazione e alla sicurezza economica. Al quinto vertice della Comunità Politica Europea (CPE) hanno evocato l’impatto significativo dell’aggressione russa contro l’Ucraina sull’intero continente, ma anche a livello globale. I funzionari hanno sottolineato la necessità di un’azione coordinata a livello europeo per continuare a sostenere l’Ucraina, che lotta per la difesa della sua indipendenza, sovranità e integrità territoriale. Durante i colloqui in formato ristretto nell’ambito del gruppo di lavoro sulla migrazione, il presidente romeno, Klaus Iohannis, presente all’incontro di Budapest, ha richiamato l’attenzione sul fatto che la migrazione rimane una sfida importante a livello europeo, che richiede una risposta comune ed esaustiva.
Secondo un comunicato stampa dell’Amministrazione Presidenziale, lui ha sottolineato che, sullo sfondo del conflitto in Medio Oriente e del perdurare della guerra in Ucraina, gli sviluppi nel campo dell’immigrazione continuano a essere preoccupanti. Klaus Iohannis ha parlato dell’importanza di un’efficace attuazione a livello comunitario del Patto sulla migrazione, uno strumento che può rivelarsi utile anche nel rapporto con i partner extra-UE. Allo stesso tempo, egli ha sottolineato che la Romania sta già attuando alcune disposizioni del Patto, attraverso il progetto-pilota realizzato alla frontiera con la Serbia, che si è rivelato un esempio di buone pratiche in termini di rimpatri, procedure di asilo e prevenzione dell’immigrazione clandestina.
Inoltre, il Capo dello Stato ha sottolineato l’importanza della cooperazione operativa regionale, che, secondo lui, si rivela uno strumento efficace per una gestione efficace del fenomeno. In questo contesto, Klaus Iohannis ha sottolineato che la Romania resta impegnata sia nell’attuazione di misure efficaci in termini di gestione della migrazione, sia nel garantire la sicurezza delle frontiere esterne dell’UE e nell’assumere pienamente il suo ruolo di Stato membro che applica l’acquis di Schengen. In talsenso, lui ha ribadito che per la Romania, il completamento del processo di adesione all’area di libera circolazione riflette il fermo impegno nel progetto europeo.
D’altro canto, nell’incontro dedicato al sostegno alla Repubblica di Moldova, svoltosi a margine della riunione del CPE, Klaus Iohannis ha apprezzato, insieme agli altri leader europei, gli sforzi di riforma fatti ultimamente a Chișinău, concretizzatisi in progressi costanti, nonostante le sfide generate dalle minacce provenienti dalla Russia. Ha inoltre sottolineato la necessità di mantenere il ritmo rapido delle riforme, l’alto livello di vigilanza istituzionale, nonché l’applicazione delle lezioni apprese durante le recenti elezioni e in vista delle elezioni politiche del 2025. Anche gli altri leader europei hanno dichiarato il loro fermo sostegno alla Repubblica di Moldova, dopo le elezioni presidenziali e il referendum che hanno confermato il suo percorso europeo. Inoltre, al termine dell’incontro, si sono impegnati a continuare a sostenere Chișinău affinché raggiunga i suoi obiettivi di pace e democrazia.