Riunione B9 a Bucarest
La NATO deve reagire alle incursioni della Russia nello spazio aereo dei paesi membri, alla luce della guerra in Ucraina. Questa la conclusione della Riunione B9 svoltasi a Bucarest.
Daniela Budu, 19.09.2024, 11:45
La NATO deve avere una risposta forte e coordinata alle ripetute intrusioni di droni e missili russi nello spazio aereo dell’Alleanza, ha dichiarato il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr. Durante la Riunione B9 dei ministri della Difesa degli stati alleati sul Fianco orientale della NATO, svoltasi a Bucarest, Angel Tîlvăr ha affermato che la situazione della sicurezza nella regione del Mar Nero rimane preoccupante, a causa delle minacce generate dalle azioni aggressive della Russia, anche attraverso la disinformazione e gli attacchi informatici.
“Gli stati B9 sono profondamente preoccupati per le ripetute incursioni di droni e missili della Federazione Russa nello spazio aereo della NATO in Polonia, Romania, Lettonia, nonché per l’escalation delle tensioni lungo i confini della NATO. Ecco perché è necessaria una risposta forte e coordinata a livello alleato, nonché l’attuazione quanto prima possibile del modello rotazionale della difesa aerea e antimissile integrata della NATO”, ha dichiarato Angel Tîlvăr.
In questo contesto, il ministro romeno ha richiamato l’attenzione anche sulla Repubblica di Moldova, che si trova ad affrontare le sfide della Federazione Russa. Ha ribadito il sostegno necessario all’integrazione europea dello stato confinante, un investimento sicuro, dice il ministro, per la sicurezza della regione del Mar Nero e dell’Europa.
Da parte sua, il viceministro della Difesa polacco, Pavel Zalewsky, ha sottolineato che nella prossima riunione dei ministri della Difesa degli stati alleati è importante stabilire misure concrete per individuare i droni e distruggere gli obiettivi nemici. “Quando diciamo che nemmeno un centimetro del territorio della NATO può essere attaccato dalla Russia e deve essere difeso, ci riferiamo anche allo spazio aereo. Abbiamo parlato anche di iniziative essenziali in questo contesto, vale a dire European Sky Shield Initiative e l’Iniziativa dello Scudo Orientale. La prima mira a rafforzare la cooperazione e ad aumentare i finanziamenti, mentre la seconda a consolidare i confini con Russia e Bielorussia”, ha dichiarato Pavel Zalewsky.
In visita ieri a Bucarest, il ministro degli Esteri ucraino, Andrij Sybiha, ha chiesto alla Romania di valutare la possibilità di abbattere droni e missili russi in prossimità dello spazio aereo romeno. Nell’incontro con l’omologa Luminiţa Odobescu, Sybiha ha espresso apprezzamenti per il sostegno alla difesa dell’indipendenza dell’Ucraina attraverso la decisione della Romania di donare il sistema Patriot.
“È uno scudo non solo per l’Ucraina, ma anche per l’Europa. Pertanto, questo sistema, soprattutto sotto l’inverno, ci consentirà di rafforzare le nostre capacità di difesa. Voglio chiedervi di analizzare la possibilità di abbattere droni e missili russi in prossimità dello spazio aereo romeno”, ha detto il ministro ucraino. Da parte sua, il capo della diplomazia romena ha ribadito il pieno appoggio della Romania alla difesa dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale della confinante Ucraina.