Risultati economici importanti
L’accordo di tipo preventivo concluso dalla Romania con il FMI nel 2013, per un valore di 2 miliardi di euro, è scaduto sabato, nel contesto in cui dalla metà dell’anno scorso questo era bloccato a causa delle divergenze tra le autorità romene e gli esponenti del FMI sui piani fiscali del Governo romeno. Nella prima parte dell’anno, le autorità hanno cercato di adottare un ampio pacchetto di riduzioni di tasse attraverso il nuovo Codice Fiscale, ma i rappresentanti degli enti finanziari internazionali e del Consiglio Fiscale e della Banca Centrale romena hanno criticato l’iniziativa. Ad un giorno dopo la scadenza dell’accordo, il premier romeno Victor Ponta scriveva su una rete sociale che nel 2015 la situazione economica della Romania ha registrato modifiche importanti rispetto al 2009, quando sono cominciati gli accordi con i finanziatori internazionali, in questo periodo essendo ottenuto un aumento del tenore di vita e dei redditi dei romeni. Ponta ha presentato alcuni dati in questo senso.
România Internațional, 28.09.2015, 16:25
Stando al premier, se nel 2009 l’aumento economico era pari a meno il 6,6%, nel secondo trimestre del 2015 si è registrata una crescita economica del 3,7%. Il deficit di bilancio nel 2009 era del 9% del Pil, mentre nel 2015 il deficit di bilancio stimato è dell’1,45% del Pil. Ponta ha pure scritto che la Romania è considerata un Paese sicuro e stabile dal punto di vista economico alla pari degli stati sviluppati dell’Ue, citando un’informazione dell’Agenzia di valutazione finanziaria Standard&Poors.
La stessa agenzia afferma che, in questo momento, per la Romania il rischio di cessazione dei pagamenti è di solo il 7,8%, dopo che nel periodo 2009-2011, il Paese si annoverava tra i primi 10 Paesi col più alto simile rischio. Il FMI ha confermato di recente che, se mantiene l’attuale percorso, la Romania può superare economicamente, nei prossimi 3 anni, stati come il Portogallo, la Repubblica Ceca e la Grecia. Sebbene l’attuale accordo con il FMI sia scaduto e la situazione economica del Paese sia buona, tuttavia il ministro romeno delle Finanze, Eugen Teodorovici, ha annunciato questo mese che la Romania intende avviare colloqui con i creditori internazionali per un nuovo accordo di assistenza, sempre di tipo preventivo, che entri in vigore nel 2016. Nella sua opinione, questo è necessario per proteggere le finanze della Romania contro gli shock sul mercato e il Paese possa prendere prestiti meno costosi sui mercati mondali.
Gli esperti spiegano l’intento dell’Esecutivo, soprattutto nel contesto in cui i provvedimenti del nuovo Codice Fiscale e l’ormai vicino aumento dei salari nel settore pubblico porteranno il deficit vicino al 3% nel 2016. Nella loro opinione, la negoziazione di un nuovo prestito sarà più difficile, visto che le autorità romene hanno avuto quasi continuamente divergenze con il FMI nel caso dell’ultimo accordo. Ciononostante, gli esperti si aspettano che una direzione chiara dell’evoluzione dei rapporti tra le parti si delinei nel successivo periodo. (traduzione di Adina Vasile)