Risultati e politiche finanziarie
La Banca Centrale romena ha deciso di mantenere il tasso dinteresse di riferimento ad un livello minimo storico dell1,75% allanno. Il governatore della BC, Mugur Isarescu, ha spiegato che la decisione è stata influenzata anche dallimpatto sui prezzi della riduzione, lo scorso giugno, dellIva sugli alimenti. Questa misura porterà ad un tasso inflazionistico negativo nei prossimi tre trimestri. Lo ha precisato il governatore Mugur Isarescu.
Mihai Pelin, 05.08.2015, 15:46
La Banca Centrale romena ha deciso di mantenere il tasso dinteresse di riferimento ad un livello minimo storico dell1,75% allanno. Il governatore della BC, Mugur Isarescu, ha spiegato che la decisione è stata influenzata anche dallimpatto sui prezzi della riduzione, lo scorso giugno, dellIva sugli alimenti. Questa misura porterà ad un tasso inflazionistico negativo nei prossimi tre trimestri. Lo ha precisato il governatore Mugur Isarescu.
“Lo schock deflazionistico prodotto dagli effetti del primo round di riduzione dellIva dal 24 al 9% per i prodotti alimentari, prodotti che coprono i prezzi di circa il 30% dei beni e servizi del cestino della spesa quotidiana, è stato più accentuato rispetto a quello anticipato. I dati statistici rilevano un calo dei prezzi delle merci alimentari per cui è stata ridotta lIva a giugno rispetto al precedente mese”, ha detto Isarescu.
Nonostante questa dinamica dei prezzi non si può parlare di un pericolo di deflazione in Romania, afferma il governatore della Banca Centrale, perchè ci sono delle pressioni inflazionistiche per laumento dei salari dei dipendenti statali e il consumo registra un trend ascendente. Per quanto riguarda il nuovo Codice Fiscale, Mugur Isarescu si è pronunciato per un rilassamento fiscale “al momento giusto” e con moderazione, ritenendo che la sua applicazione dal 1 gennaio del 2016 non sia sostenibile.
Dal canto loro, il capo della missione del FMI in Romania, Andrea Schaechter, e il rappresentante residente del FMI per la Romania e la Bulgaria, Guillermo Tolosa, raccomandano alle autorità di Bucarest di temperare la velocità di applicazione delle misure previste nel nuovo Codice Fiscale e i piani di spesa per riuscire a ridurre man mano il debito pubblico e finanziare nuovi progetti. I due esponenti suggeriscono ai fattori di decisione di ridimensionare le riduzioni di imposte e tasse proposte, per conservare la stabilità macroeconomica.
In questo contesto, il premier Victor Ponta ha sottolineato che attraverso il rilassamento fiscale, la gestione efficace, il contrasto dellevasione fiscale e misure di incentivazione economica si ottengono risultati concreti. Ponta ha ricordato che, dallinizio dellanno fino adesso, gli introiti sono aumentati e sono state adottate, tra laltro, msiure con impatto sul bilancio, tra cui labrogazione dellimposta sul profitto reinvestito per le compagnie, la diminuzione dellIva sugli alimenti dal 24 al 9% oppure dei contributi previdenziali del 5%.
Anche il ministro delle Finanze, Eugen Teodorovici, ritiene che lintroduzione a tappe dei provvedimenti di rilassamento fiscale non avrà gli effetti auspicati sulleconomia. Nella sua opinione, il Codice Fiscale, inviato dal presidente Klaus Iohannis al riesame del Parlamento, non subirà modifiche, e la Romania deve approfittare della situazione nella regione e applicare queste misure “audaci”. Tra cui si annoverano la riduzione dellIva dal 24 al 9%, labrogazione della tassa sulle costruzioni speciali, la cosiddetta “tassa sul palo”, e labrogazione della super accisa sui carburanti.
(traduzione di Adina Vasile)