Risoluzioni del Parlamento Europeo
Già dall’inizio della prima sessione di quest’anno, il Parlamento Europeo ha adottato risoluzioni che riflettono la posizione dell’Unione su temi molto sensibili. Gli eurodeputati hanno accolto con favore il Green Deal europeo, presentato in precedenza dal Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Stando all’inviata di Radio Romania a Strasburgo, il Parlamento ha stabilito che il futuro atto legislativo sul clima sia più ambizioso delle proposte della Commissione per quanto riguarda la diminuzione delle emissioni di carbonio. Il Legislativo desidera che l’Unione adotti questi obiettivi molto prima della conferenza dell’ONU sui mutamenti climatici prevista per l’autunno di quest’anno. Inoltre i deputati desiderano un target intermedio per il 2040 per assicurarsi in questo modo che l’Unione sia sulla giusta strada per poter raggiungere la neutralità climatica nel 2050.
Bogdan Matei, 16.01.2020, 14:48
Il Parlamento Europeo chiede alla Commissione di lavorare a un meccanismo di adeguamento delle emissioni di carbonio alle frontiere compatibile con lOrganizzazione Mondiale del Commercio. Gli eurodeputati hanno ammonito che modificheranno qualsiasi proposta legislativa per raggiungere gli obiettivi del Green Deal. Si è discusso anche di un progetto che mira a riformare il modo in cui funziona l’Unione Europea e al suo avvicinamento alle attese dei cittadini. Il Parlamento vuole che le voci dei cittadini siano al centro degli ampi colloqui che avranno luogo sull’approccio alle sfide interne ed esterne non previste al momento della firma del Trattato di Lisbona. La risoluzione del Parlamento rileva che persone di tutte le categorie sociali, rappresentanti della società civile e le parti interessate a livello europeo, nazionale, regionale e locale devono essere coinvolti quando vengono stabilite le priorità dell’Unione.
Il vicepresidente della Commissione Europea per la democrazia e la demografia, la croata Dubravka Suica, ammette che non sempre le istituzioni europee sono riuscite a riportare nella legislazione i desideri dei propri cittadini. Il vecchio modo di fare politica non funziona più. I cittadini vogliono che noi li sentiamo e offriamo loro le reazioni di cui hanno bisogno. Dobbiamo essere coraggiosi e trovare nuove soluzioni creative e innovative per far funzionare meglio la democrazia” — afferma la vicepresidente, aggiungendo che una dichiarazione congiunta su questo tema del Parlamento, della Commissione e del Consiglio potrebbe aprire la strada per un partenariato unico. Gli eurodeputati hanno analizzato anche la situazione dei diritti dei cittadini europei in Gran Bretagna dopo la Brexit. Secondo loro, l’Accordo sul ritiro della Gran Bretagna contiene provvedimenti equi ed equilibrati che proteggeranno i diritti dei cittadini durante e dopo il periodo di transizione, però hanno attirato l’attenzione che ci sono problemi legati al nuovo sistema di registrazione dei cittadini europei che desiderano ottenere un nuovo status di residenza nel Regno Unito.