Ridurre il deficit di bilancio
La bozza di bilancio per il 2025 rispetterà il limite del deficit del 7% del PIL, senza nuovi aumenti delle tasse, afferma il ministro delle Finanze, Tánczos Barna.
Mihai Pelin, 10.01.2025, 10:52
Secondo i dati del Ministero delle Finanze, la Romania chiude il 2024 con un deficit dell’8,6%. Gli esperti sottolineano che si tratta di una cifra enorme, tra le più alte nell’UE. La crescita economica non è solida, poiché si basa su grandi squilibri, sia interni che esterni, e il Governo deve cercare di tenere la spesa sotto stretto controllo, spiegano gli esperti. Il deficit deve diminuire quest’anno, il che rappresenta una vera sfida, precisa anche il ministro delle Finanze, Tánczos Barna, spiegando che l’obiettivo per il 2025 è la moderazione nella gestione del denaro pubblico, dato che il 2024 è stato un anno difficile per la Romania, sotto tutti i punti di vista.
“È stato un anno elettorale con molte elezioni, è stato un anno in cui sono state ricalcolate le pensioni, sono aumentati gli stipendi in diversi settori e sono stati sostenuti gli investimenti con importi senza precedenti. E penso che questo sia l’elemento più importante del bilancio 2024, anche se l’anno si è concluso con un deficit dell’8,6%. L’anno 2025 significherà un deficit del 7% e, in effetti, è una sfida, nelle condizioni in cui vogliamo mantenere gli importi stanziati agli investimenti, pagare gli stipendi e le pensioni al livello di novembre 2024. Dobbiamo sostenere il sistema educativo, il sistema sanitario, tutte le istituzioni pubbliche, per rientrare in questo deficit, ma allo stesso tempo deve essere anche l’anno in cui iniziamo a creare quello stato snello, che non riscuote tasse per diventare obesi, assumere ancora più persone e fornire gli stessi servizi con un numero maggiore di dipendenti, a costi molto, molto alti”, ha detto Tánczos Barna.
Il ministro ha ricordato che, nel 2024, la Romania ha concluso un impegno di 7 anni con la Commissione Europea e alla fine del periodo dovrà raggiungere un deficit del 3%, aggiungendo che, nell’elaborazione della Finanziaria per il 2025, le autorità non stanno prendendo in considerazione l’aumento dell’IVA o alcuna modifica alle imposte salariali. Tánczos Barna ha spiegato che la bozza della Finanziaria sarà presentata alla coalizione governativa entro il 27 gennaio, per essere adottata dal Parlamento nella prima settimana di febbraio.
Il Governo presieduto dal socialdemocratico Marcel Ciolacu ha recentemente approvato un’ordinanza d’urgenza riguardante alcune misure fiscali e di bilancio nel campo della spesa pubblica, per stabilire le coordinate del bilancio generale per il 2025. Le misure hanno suscitato l’insoddisfazione nel settore privato, che lamenta l’imprevedibilità legislativa e la modifica delle leggi fiscali da un giorno all’altro.
Da parte loro, i sindacati avvertono che nel prossimo periodo seguiranno proteste e hanno chiesto al Difensore Civico di contestare presso la Corte Costituzionale l’articolo che prevede il congelamento dell’indicizzazione delle pensioni. Entrata in vigore dal 1° gennaio, l’ordinanza prevede anche il congelamento degli stipendi, l’eliminazione di alcune agevolazioni fiscali e la limitazione di determinati benefici.