Ricostruzione dopo i fenomeni meteo estremi in Romania
Roxana Vasile, 22.09.2017, 16:16
Parliamo di oltre
36 milioni di lei per la riparazione di 16 ospedali, 23 ambulatori, oltre 251
unità scolastiche – asili nido, scuole, licei o collegi – stazioni di polizia,
chiese ed altre unità d’interesse pubblico, ha precisato
il vicepremier Sevil Shhaideh.
Nelle
prossime settimane, a seconda delle valutazioni fatte nel territorio, saranno
stanziate anche altre somme dal fondo d’intervento per combattere gli effetti
delle calamità naturali. La scorsa domenica, una violenta tempesta di soli
15-20 minuti ha provocato 8 morti e circa 140 feriti. La tempesta, di rara
violenza, ha colpito fortemente 15 province dell’ovest, centro e nord. In oltre
200 località, il forte vento, con velocità fino ad oltre 120 km orari, ha
sradicato ed abbattuto centinaia di alberi e pali della luce, ha fatto volare
via tetti e cartelloni stradali, e ha ribaltato auto. Il rifornimento di acqua
potabile ed energia elettrica è stato interrotto in certe aree. Una serie di
strade sono state bloccate temporaneamente. La rete ferroviaria locale è stata
gravemente danneggiata. La provincia più colpita dalla tempesta è stata quella
di Timis, nell’ovest.
La
violenta tempesta della scorsa domenica ha messo in stato di allerta le
autorità, che hanno temuto che un simile episodio potesse avvenire
ulteriormente, mercoledi’ e giovedi’, in quasi tutto il Paese, che è stato
colpito nuovamente da tempeste. Altre 3 persone sono morte, ma i danni
materiali sono stati minori. Alle prese, anche nel passato, e non poche volte,
con la furia della natura, la Romania deve dotarsi di un sistema performante di
allerta della popolazione, come quello esistente in altri Paesi europei in caso
di calamità.
Perciò,
il premier romeno Mihai Tudose ha precisato che, due volte alla settimana, il
vicepremier Marcel Ciolacu si incontrerà con rappresentanti dell’Autorità
Nazionale per le Comunicazioni, dell’Ispettorato Generale per Situazioni di
Emergenza, del Servizio Trasmissioni Speciali e con i 4 operatori di telefonia
mobile nel Paese, per mettere a punto questo sistema.
Ci sono stati
incontri di lavoro, con il vicepremier Ciolacu, con l’Autorità
Nazionale per le Comunicazioni, l’Ispettorato Generale per Situazioni di
Emergenza, il Servizio Trasmissioni Speciali e i 4 operatori di telefonia mobile,
in vista dell’implementazione del sistema RoAlert, cosi’ come lo abbiamo chiamato noi,
per annunciare, in tempo utile, subito dopo un’allerta di qualsiasi natura, che
mette in pericolo vite umane, affinchè essa possa essere ricevuta dai cittadini
sul cellulare automaticamente, ha precisato Mihai Tudose.
Secondo
gli specialisti, nel contesto del riscaldamento globale, i fenomeni meteo
estremi per cui i tempi di allerta sono molto brevi potrebbero diventare, nel
prossimo futuro, abituali. (traduzione di Adina Vasile)