Regolamentazioni sui servizi di anagrafe
A Bucarest, i deputati hanno adottato ieri, come camera decisionale, una legge volta a migliorare la qualità dei servizi di anagrafe e ad agevolare ai cittadini romeni il rilascio dei documenti di identità. Il documento prevede, tra l’altro, che ad un indirizzo non possono essere registrate con la carta d’identità più di dieci persone. Secondo la nuova legge, il limite non è applicabile al proprietario o ai membri della famiglia estesa. Per famiglia estesa si intendono il titolare del diritto di locazione, il/ la consorte, i parenti del titolare e quelli in linea collaterale fino al quarto grado compreso, indica il documento. La mancata osservanza del provvedimento si sanziona con multe comprese tra i 75 e i 150 lei (15-30 euro).
Daniela Budu, 04.05.2023, 13:48
A Bucarest, i deputati hanno adottato ieri, come camera decisionale, una legge volta a migliorare la qualità dei servizi di anagrafe e ad agevolare ai cittadini romeni il rilascio dei documenti di identità. Il documento prevede, tra l’altro, che ad un indirizzo non possono essere registrate con la carta d’identità più di dieci persone. Secondo la nuova legge, il limite non è applicabile al proprietario o ai membri della famiglia estesa. Per famiglia estesa si intendono il titolare del diritto di locazione, il/ la consorte, i parenti del titolare e quelli in linea collaterale fino al quarto grado compreso, indica il documento. La mancata osservanza del provvedimento si sanziona con multe comprese tra i 75 e i 150 lei (15-30 euro).
Il deputato socialdemocratico Viorel Sălan, uno degli iniziatori del ddl, spiega che la legislazione nel settore andava migliorata. Forse il fatto più rilevante è stato quello di aver constatato che, all’inizio del corrente anno, in uno dei rioni della Capitale, circa 18.000 persone erano registrate con visto di residenza in un’unica abitazione, ha precisato Viorel Sălan. Dal canto suo, il deputato Titi Stoica dell’AUR considera insufficienti le attuali modifiche della legge, ritenendo che servono anche altri cambiamenti nella legislazione.
Secondo la nuova legge, la domanda per il rilascio della carta d’identità elettronica può essere accolta e risolta da qualsiasi servizio pubblico comunitario di anagrafe, a prescindere dal domicilio o dalla residenza delle persone fisiche. La nuova legge prevede che le persone fisiche considerate sfavorite, nell’impossibilità di dimostrare l’indirizzo di domicilio, saranno registrate in base ad un certificato rilasciato dall’unità amministrativa territoriale attestante l’indirizzo al quale viene stabilito il loro domicilio. Secondo gli iniziatori del ddl, anche il cambiamento del domicilio diventa molto più flessibile.
Inoltre, la nuova legge prevede che le persone fisiche che ospitano altre persone che non hanno registrato l’indirizzo di residenza reale nella carta d’identità, devono presentarsi insieme a loro all’anagrafe per dare l’accordo per alloggio. L’obbligo è applicabile allorquando le persone fisiche alloggiano in modo continuo altre persone per un periodo che supera i 30 giorni. Le persone fisiche che abitano ad un indirizzo diverso da quello iscritto nella carta d’identità, devono rivolgersi all’anagrafe per aggiornare l’indirizzo oppure registrare il domicilio entro 15 giorni dal trasloco e sollecitare l’iscrizione nel libro fondiario.