Regioni: politica di coesione e fondi europei
La politica di coesione dell’Ue e i suoi fondi rappresentano, attualmente, la principale fonte di investimenti pubblici in diversi stati membri. Essi rappresentano il principale strumento comunitario per raggiungere le priorità chiave al fine di stimolare la crescita e la creazione di posti di lavoro, sostenendo un’economia meno inquinante, l’agenda digitale, l’innovazione e la ricerca. Lo ha dichiarato il commissario europeo alle Politiche Regionali, Johannes Hahn, stando al quale le riforme proposte creeranno il quadro per il raggiungimento di questo obiettivo. Le riforme comportano una nuova concentrazione, una nuova strategia e una nuova disciplina nel modo in cui gli investimenti sono adoperati affinchè il loro impatto sia massimizzato.
Corina Cristea, 31.10.2013, 13:21
Presente a Bucarest, al Forum della Strategia Ue per la Regione del Danubio, il commissario europeo ha valutato che l’accordo di partenariato tra la Romania e la Commissione Europea per la nuova programmazione finanziaria 2014-2020 potrebbe essere firmato nella prima parte dell’anno prossimo, dopo la messa a punto degli ultimi elementi strategici. Hahn ha apprezzato i progressi fatti dalla Romania, che è riuscita a raggiungere un tasso di assorbimento dei fondi europei del 25%, ma ha sottolineato che le autorità hanno ancora tanto da recuperare a questo capitolo.
Questa settimana, il Parlamento Europeo ha ricevuto la proposta di compromesso sul pacchetto legislativo sulla Politica Europea di Coesione per i prossimi 7 anni. Il commissario Hahn afferma che si tratta di un passo decisivo verso l’ultimazione della riforma in questo settore e che si aspetta che il Parlamento dia il via libera al documento quanto prima. Solo in base a questo documento possono essere stanziati i fondi europei di oltre 320 miliardi di euro per i prossimi sette anni e, perciò, la decisione è tanto attesa dai cittadini europei, dalle autorità e dagli investitori, ha sottolineato Hahn.
Gli ultimi punti concordati dagli esponenti dei Paesi membri durante i negoziati hanno riguardato le condizioni macroeconomiche per lo stanziamento dei fondi europei, i criteri di performance e di prefinanziamento dei progetti e il tasso di cofinanziamento da parte dell’Ue, che potra crescere fino all’85% in certe situazioni. L’obiettivo dichiarato della politica di coesione è di ridurre i divari di sviluppo tra regioni, attraverso la creazione di posti di lavoro, la promozione della competitività e la crescita economica. La forma definitiva del documento sarà nota dopo il voto nella plenaria del Parlamento Europeo. Se il voto avverrà entro fine anno, i nuovi programmi potranno essere implementati proprio da gennaio 2014.