Regioni: Forum Strategia Danubio a Bucarest
Una responsabilità enorme, ma anche un’ottima opportunità per ribadire il potenziale della Romania nel generare progetti integrati e fattibili. Lo ha dichiarato il capo della diplomazia romena, Titus Corlatean, intervenendo al secondo Forum annuo dedicato alla Strategia dell’UE per la Regione del Danubio, organizzato per due giorni a Bucarest, sotto il coordinamento della Commissione Europea. Lanciata nel 2011, la Strategia è un’iniziativa congiunta avviata da Romania e Austria nel 2008.
Corina Cristea, 29.10.2013, 13:15
“Non dobbiamo dimenticare che, praticamente, la Strategia è di data recente. E’ stata promossa da Romania e Austria e adottata dall’UE come strumento comunitario a giugno 2011. Da allora ci abbiamo lavorato tanto, ed ecco che oggi gettiamo le basi dei progetti che saranno lanciati e finanziati nell’esercizio comunitario 2014-2020. Quindi, a partire dal 1 gennaio 2014, promuoveremo progetti in grado di ottenere finanziamento dal bilancio UE”, ha spiegato Titus Corlatean.
In soli due anni, l’iniziativa ha generato nei Paesi rivieraschi al fiume oltre 400 progetti per un valore di 49 miliardi di euro, per l’esercizio comunitario 2014 –2020. Si tratta di progetti che rispondono a bisogni reali, in primo luogo la navigabilità in ottime condizioni sul fiume, ma anche tutela dell’ambiente e dell’acqua potabile. L’infrastruttura portuale moderna deve assicurare le migliori condizioni per le attività commerciali e turistiche, ma anche per gli scambi interumani.
Anche i progetti energetici e infrastrutturali di trasporto terrestre si ritrovano nel pacchetto di proposte congiunte promosse dai 14 stati rivieraschi al Danubio impegnati nel progetto, che riceveranno finanziamenti europei. L’Europa ha bisogno di una visione comune sulla Regione del Danubio, ha dichiarato il premier Victor Ponta nel suo intervento al Forum, ricordando che la Strategia costituisce una straordinaria opportunità per tutti i Paesi della zona di impiegare fondi e concepire insieme progetti di sviluppo.
“Credo che la Strategia per la Regione del Danubio può essere utilizzata ed è già utilizzata dai Paesi della zona per costruire un futuro comune, non in competizione, non in rivalità, bensì in base a quei principi che si sono trovati alla base della costruzione dell’UE, e che devono guidarci anche d’ora in avanti: partenariato, interessi comuni, opportunità comuni”, ha dichiarato il premier.
Per un’azione congiunta di tutti i Paesi rivieraschi al Danubio si è pronunciato a Bucarest anche il commissario europeo per lo sviluppo regionale, Johannes Hahn.